- Che cos'è la febbre
- Cause della febbre
- Sintomi della febbre
- Complicazioni della febbre
- Le cure della febbre
- Quando consultare il medico
Che cos’è la febbre
La febbre è un aumento anomalo della temperatura corporea. Questa in genere varia a seconda della persona tra i 36,2 °C e i 37,2 °C, e oscilla nel corso della giornata con un minimo intorno alle 4 del mattino e un massimo intorno alle 18.
Fluttuazioni della temperatura si hanno anche in relazione alla digestione, ad attività fisica e, nelle donne, al ciclo mestruale. Per questo la temperatura va misurata a riposo, almeno mezz'ora dopo uno sforzo fisico e possibilmente non durante la digestione.
A seconda della temperatura si distingue fra:
Febbricola | < 38 °C |
Febbre lieve o moderata | 38-39 °C |
Febbre elevata | > 39 °C |
Per misurarla in modo corretto leggi questo articolo.
Cause della febbre
La febbre di per sé non è una malattia, ma un sintomo, dovuto a un'infezione o, più in generale, a un’infiammazione. Questa provoca il rilascio di particolari sostanze che stimolano il centro di regolazione della temperatura, che si trova nel cervello, ad alzare la temperatura.
L'aumento della temperatura consente sia una maggiore attività del sistema immunitario, sia una minore proliferazione dei microrganismi invasori, che si moltiplicano con difficoltà a una temperatura superiore ai 37 °C.
Sintomi della febbre
Per aumentare la temperatura all'interno del corpo l'organismo abbassa la dispersione di calore riducendo il flusso sanguigno che irrora la cute (pallore), provoca delle vibrazioni muscolari involontarie (brividi), e aumenta la frequenza cardiaca.
Le sostanze che stimolano l’aumento di temperatura hanno anche la capacità di aumentare le sensazioni dolorifiche, provocando i classici dolori muscolari e il mal di testa, che solitamente accompagnano la febbre, insieme con l'inappetenza o la nausea e il malessere generale.
Complicazioni della febbre
Quando la febbre è particolarmente elevata possono presentarsi stati di delirio e, soprattutto nei bambini, convulsioni.
In questi casi è necessario abbassare rapidamente la temperatura ricorrendo all’uso di antipiretici.
Le cure della febbre
Se la febbre non è elevata, la terapia migliore è il riposo unito a un’abbondante assunzione di liquidi, e il consumo di pasti facilmente digeribili.
Dato che la febbre rappresenta una difesa naturale dell'organismo l'assunzione di farmaci antipiretici andrebbe riservata ai casi di febbre elevata o in presenza di indicazioni specifiche da parte del medico.
I principali antipiretici sono l'acido acetilsalicilico, il paracetamolo, l'ibuprofene, il ketoprofene, il naprossene e il diclofenac.
Gli antibiotici non hanno un'azione diretta sulla febbre, ma possono abbassarla se questa è provocata da un'infezione batterica, mentre nel caso di un'infezione virale non hanno alcun effetto. Vanno sempre assunti soltanto su prescrizione medica.
Quando consultare il medico
Se dopo un paio di giorni la febbre non tende a diminuire, è opportuno rivolgersi al medico il quale potrà prescrivere gli accertamenti adatti a identificare la causa della febbre stessa per impostare la cura appropriata.