Dieta per bambina di due anni

DOMANDA

Mia figlia di poco più di 2 anni non è una mangiona, pesa 10 kg ed è alta 90 cm. La sua alimentazione quotidiana comprende: a colazione circa 300 ml di latte con 2 cucchiai di fiocchi d‘avena o miglio cotto, mezza banana e frutta secca o semi vari (zucca, girasole, sesamo o lino), il tutto frullato; a pranzo mangia (poco) all‘asilo nido; a merenda un frutto e/o 100-150 ml di yogurt da bere alla frutta (10 g di zucchero su 100 ml) oppure 2 biscotti; a cena pasta in brodo (spesso integrale di farro) con verdura oppure una crêpes con ricotta/spinaci e sugo, 2-3volte a settimana pasta di legumi con verdure e quinoa o pastina. A volte mangia solo un secondo (merluzzo con un po‘ di verdure oppure petto di pollo). Mangia porzioni piccolissime e non so come farla aumentare di peso. Quanta frutta secca può mangiare al giorno? Cosa pensa della sua alimentazione?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Patrizia Maria Gatti, Specialista in Scienza dell’Alimentazione

Per prima cosa penso che l'alimentazione di sua figlia sia eccessivamente "salutista". Una bambina di oltre 2 anni deve poter mangiare un po' di tutto secondo i principi della dieta mediterranea. Mi risulta strano, per esempio, che non possa mangiare a colazione pane bianco e marmellata al 100% di frutta. E mi risulta ancora più strano che mangi semi, fiocchi d'avena e miglio. La merenda è l'unico pasto che mi pare fantasioso ed è giusto che sia così. Mi lascia perplessa che sua figlia ogni sera mangi della pasta integrale di farro in brodo o pasta di legumi. Perché non una minestra di riso con verdure o una pasta ai 5 cereali condita con pomodoro e olio extravergine di oliva a crudo? In termini più tecnici, sua figlia fa una dieta improntata sulle proteine vegetali: non è sbagliata del tutto, ma in apparenza è più adatta a chi deve perdere peso. Per quanto riguarda la frutta secca esistono alcuni potenziali problemi legati alla sua introduzione al di sotto dei 4-5 anni. Innanzitutto si tratta di alimenti che possono provocare allergie, rischio che aumenta quando almeno un altro componente della famiglia ha lo stesso problema. È importante, in secondo luogo, assicurarsi che il bambino abbia imparato a deglutire e masticare correttamente. La frutta secca, infatti, è tipicamente piuttosto dura e, se non sminuzzata correttamente, potrebbe comportare il rischio di soffocamento. Infine, non va sottovalutato l’apporto calorico di noci, nocciole, mandorle o arachidi. E nel suo caso particolare, visto che la bimba mangia pochissimo, evidentemente la frutta secca al mattino la sazia e la fame se ne va. Magari la domenica a merenda può toglierle la voglia di dolci con una bella fetta di torta fatta in casa con farina di mandorle e farina semintegrale, yogurt, olio di arachidi, zucchero di canna e farcita con marmellata 100% di frutta accompagnata a latte o tè. La porti a fare la spesa, la tenga con sé in cucina quando prepara i pasti e la lasci scegliere quello che desidera mangiare, seppur evitando merendine e patatine fritte. Ha mai provato a darle due fette di prosciutto cotto o crudo magro una sera alla settimana per cena, dopo la minestra? O a fare polpettine con prosciutto, verdure, uovo e carne macinata, non fritte ma cotte al forno o in padella con sugo di pomodoro? Infine, se la piccola sta bene, non si faccia ossessionare dal peso, l'importante è che cresca anche in altezza e che venga visitata periodicamente dal pediatra.

Patrizia Maria Gatti
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.

Attualmente lavora come libero professionista: svolge attività privata come medico specialista e come author and medical editor multimedia communication. È autore di numerose pubblicazioni in: ricerca clinica, ricerca scientifica di base, biochimica nutrizionale e delle malattie legate alla nutrizione (diabete, obesità, dislipidemie, aterosclerosi). Ha al suo attivo numerose partecipazioni in qualità di docente e/o di relatore a convegni e corsi di educazione nutrizionale per la popolazione generale e per le scuole e a congressi nazionali e internazionali. Possiede oltre 10 anni di esperienza nella comunicazione multimediale salute, medicina e nutrizione.

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