Denti da latte: tappe e consigli per un sorriso perfetto

Quando e dove spuntano i primi dentini? Quali sono gli indizi che un nuovo dente sta per nascere?

Si dice che il sorriso dei bambini sia la cosa più luminosa che esista. In effetti, i denti decidui, che sono presenti solamente durante l'infanzia, sono conosciuti con il nome di denti da latte, proprio a causa del colore bianco latteo, ben più brillante della dentatura definitiva degli adulti.

I denti decidui sono 20, così suddivisi per ogni arcata dentale:

  • 2 incisivi centrali
  • 2 incisivi laterali
  • 2 canini
  • 4 molari

Quando e dove?

La dentizione, ovvero l'eruzione dei denti attraverso le gengive, segue uno schema ben preciso ed è completa a circa 2 anni e mezzo d'età.

Denti Età
Incisivi centrali inferiori   3-6 mesi
Incisivi centrali superiori 5-7 mesi
Incisivi laterali Entro i 12 mesi
Primi molari (inferiori e superiori) 12-18 mesi
Canini 18-24 mesi
Secondi molari 24-30 mesi

Una questione di geni

I tempi di eruzione dei denti non sono uguali per tutti e possono variare notevolmente da una persona all'altra.

Questa differenza sembra essere legata a fattori ereditari: se i genitori hanno sviluppato la loro dentatura in maniera precoce, infatti, è più probabile che anche la dentizione dei loro figli avvenga precocemente.

Alcuni studi, inoltre, suggeriscono che fattori ambientali, come ad esempio l'alimentazione, possano svolgere un ruolo nel determinare quando un bambino svilupperà i primi denti decidui.

Sembra infatti che il momento della comparsa dei primi denti spesso coincida con il passaggio dall'allattamento al cibo solido, sebbene non esistano ancora dati definitivi in proposito.

Sintomi della dentizione: realtà e fantasia

Il processo della dentizione è una tappa fondamentale nello sviluppo dei bambini e a volte può essere associata a sintomi, di cui alcuni piuttosto fastidiosi.

  • dolore; senza dubbio l'evento più comunemente osservato: è dovuto
    all'infiammazione della mucosa gengivale, irritata dal dente che
    spinge per arrivare in superficie.
  • riduzione dell'appetito; può verificarsi in conseguenza del dolore, o della difficoltà del bambino a ingerire gli alimenti, inducendolo a rifiutare o ridurre la quantità di cibo desiderata.
  • irritabilità.
  • aumento della salivazione.
  • riduzione del sonno; può in alcuni casi essere legata alla dentizione... ma in un bambino molto piccolo è enormemente comune, indipendentemente dall'eruzione dei denti, come molti genitori sapranno!
  • desiderio di mordere; alcuni bambini in questa fase portano alla bocca qualsiasi oggetto a loro disposizione, probabilmente perché la pressione esercitata sulla gengiva allevia il fastidio.

Esiste inoltre tutta una gamma di sintomi sistemici, che cioè coinvolgono l'intero organismo del bambino, che nel tempo sono diventati comunemente associati allo spuntare di un nuovo dente.

Peccato che, in molti casi, si tratti di convinzioni errate, senza validi fondamenti scientifici.

Tra questi "falsi miti", ricordiamo:

  • diarrea; non è causata dalla comparsa dei denti da latte (e nemmeno
    di quelli definitivi). Talvolta, però, l'aumento della salivazione e
    l'alterazione nelle abitudini alimentari possono determinare la
    comparsa di feci morbide o più frequenti.
  • febbre; non ha alcuna correlazione con la dentizione, sebbene sia ipotizzabile che l'infiammazione gengivale, in casi molto gravi, possa diventare così estesa da tradursi nella comparsa di questo sintomo.

Cosa fare?

L'unico rimedio utile per aiutare i piccoli durante la dentizione è dargli qualcosa da mordere, oggetti morbidi, meglio se freschi, può aiutare ad alleviare il dolore.

Prima di intervenire con farmaci o altro è sempre necessarui confrontarsi con il pediatra, che saprà indicare ai genitori il comportamento più adatto da seguire.

Valentina Torchia
Valentina Torchia
Nata il giorno di S. Ambrogio, a Milano, il suo primo regalo è stata una copia de I promessi sposi gentilmente donata dal comune della città meneghina a tutti i nati nel 7 dicembre. Appassionata di scienza, dopo il liceo scientifico prende la laurea magistrale in Biotecnologie Mediche Molecolari e Cellulari, con una tesi su epigenetica e neuroscienze. Si rende conto di essere un topo da biblioteca e non da laboratorio, così unisce alla scienza la sua più grande passione: la scrittura. Dopo un master in Comunicazione e Salute, viene premiata dall'UNAMSI e vince una borsa di studio di un anno all'Assessorato alla Sanità di Regione Lombardia. Da qui in poi, ha approfondito la comunicazione della scienza sotto molteplici forme: dal copywriting al giornalismo scientifico, tra agenzie di comunicazione e riviste online e cartacee. Nel tempo libero, scrive narrativa per bambini e ragazzi. Ha collaborato per alcuni anni con Geronimo Stilton, il famoso gentiltopo giornalista. Ora sta terminando un corso di formazione per autori di produzioni multimediali, a Bologna, presso la scuola Bottega Finzioni. Adora i viaggi, il nomadismo digitale e tutto ciò che riguarda il Giappone.

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