Come curare un tatuaggio

Una volta terminato il tatuaggio, è necessario prendersene cura per evitare spiacevoli infezioni.

Capita spesso di vedere donne e uomini, di tutte le età, con uno o più tatuaggi dalle forme, grandezze e significati più bizzarri. Quello che può sembrare quindi una pratica di routine proprio perché così diffusa, può tuttavia presentare delle problematiche piuttosto serie se non gli si dedica la giusta attenzione, sia in fase di esecuzione sia una volta terminato il disegno.

Temporaneo o permanente, colorato o in banco e nero. Sono molte le varianti possibili, anche se in linea di massima qualunque sia il “disegno” la procedura è sempre la stessa. Il tatuatore, infatti, con un’apposita macchinetta, “punge” ripetutamente la pelle fino ad arrivare sotto lo strato di epidermide. Di norma il tatuaggio viene eseguito senza anestesia e la durata della seduta varia in base alla grandezza. Alcuni, i più grandi o quelli colorati, ne richiedono anche più di una.

Seppur piccola, a ogni iniezione di colore viene praticata una ferita sulla pelle che, come ogni lesione, può essere veicolo di infezioni se non si adottano le giuste norme igieniche e alcune accortezze dettate dal buon senso.

Prima di farvi tatuare è bene quindi:

  • essere certi che vengano rispettati i requisiti minimi di sicurezza e igiene
  • controllare che il tatuatore usi l’attrezzatura adeguata (pigmenti e contenitori nuovi, ago estratto da confezioni sigillate ecc.)
  • controllare che gli strumenti siano sterilizzati prima di un nuovo utilizzo (se non sterile, l’ago può veicolare anche infezioni come l’epatite B e/o C, HIV, herpes ecc.)
  • soprattutto per chi è soggetto ad allergie, controllare i componenti dei prodotti che verranno utilizzati per il tatuaggio e informate il tatuatore delle sostanze a cui sapete di essere allergici.

Come curare un tatuaggio appena fatto

Se tutte le norme di igiene e sicurezza sono state rispettate, una volta terminato il tatuaggio, la sua cura è nelle vostre mani.

L’infezione è ancora dietro l’angolo quindi fate bene attenzione alle indicazioni che vi fornirà il tatuatore:

  • almeno per le prime 2-4 ore NON rimuovere la pellicola trasparente e protettiva applicata sopra al tattoo. In questo modo infatti la pelle rimarrà idratata e al riparo da polvere e sporcizia. Soprattutto per i tattoo di grandi dimensioni, meglio aspettare un po’ di più (anche il giorno dopo) prima di togliere la protezione
  • dopo esservi lavati accuratamente le mani con un sapone antibatterico, rimuovete delicatamente la protezione aiutandovi con dell’acqua tiepida (in questa prima fase il sapone può irritare la pelle)
  • dopo aver rimosso la benda, asciugate la zona del tatuaggio con un asciugamano pulito, senza strofinare
  • dopo aver lasciato respirare la pelle per qualche minuto, potete lavare nuovamente la zona interessata con le stesse precauzioni, per poi applicare la pomata o la crema antibiotica (di solito fornita direttamente dal tatuatore). Il prodotto, durante tutto il periodo di guarigione, va applicato 2-3 volte al giorno
  • per una corretta guarigione, che richiede in media dai 10 ai 20 giorni, la pelle deve respirare. Sarebbe quindi preferibile non coprire il tattoo. Se questo diventa però necessario (per esempio nel caso esca ancora del sangue o si trovi in una zona del corpo difficile da tenere scoperta) utilizzate bende o garze traspiranti, ovviamente sterili
  • finché il tatuaggio non è completamente guarito, preferite la doccia al bagno e utilizzate un sapone con pH neutro soprattutto per detergere delicatamente la zona interessata
  • in caso si formino crosticine, non tentate di rimuoverle prima del tempo. È importante che cadano da sole. Inoltre, se si avverte prurito, non grattate! Va applicata una crema lenitiva apposita che può consigliarvi direttamente il tatuatore o il farmacista.

Come curare un tatuaggio in inverno…

Dopo aver deciso cosa farsi tatuare, e da chi, resta il problema del “quando”. Meglio nei mesi freddi o in quelli caldi? Fa meno danni il maglione o la sabbia? La risposta è… dipende!

Anche se generalmente si opta per l’inverno, in entrambi i casi ci sono i pro e contro. Utile è allora seguire qualche semplice accortezza.

Se decidiamo di farlo durante l’inverno, lasciare una parte del corpo scoperta è abbastanza difficile; il rischio è quindi di ostacolare il normale processo di cicatrizzazione.

Lana e tessuti sintetici infatti rendono difficile la traspirazione della pelle. Che fare quindi? È consigliabile utilizzare nel periodo immediatamente successivo al tatuaggio capi in cotone e cercare di scoprire la pelle di notte o quando siamo in ambienti che lo permettono.

… e in estate

In questo caso a creare eventuali problemi sono sudore, sabbia, mare e sole, tutti nemici del nostro nuovo tattoo. A questi vanno ad aggiungersi trattamenti abbronzanti o lampade fatte in previsione della vacanza o per recuperare l’abbronzatura persa.

Meglio sospendere, almeno finché il tatuaggio non è completamente guarito, gli sport acquatici e, soprattutto, evitare l’esposizione diretta e prolungata ai raggi solari o le sedute con lampade abbronzanti. Il sole infatti potrebbe innescare spiacevoli reazioni con il colore iniettato.

Nel caso in cui l’esposizione al sole sia inevitabile, sono disponibili in farmacia prodotti solari specifici per tatuaggi con elevati schermi di protezione (30 o 50).

Come curare un tatuaggio con infezione

Con il rispetto delle norme igieniche e una cura adeguata una volta arrivati a casa, il tatuaggio di norma guarisce senza dare particolari problemi.

In alcuni casi però, possono insorgere complicazioni più o meno serie, per esempio infezioni locali, i cui classici sintomi sono rossore, dolore e gonfiore localizzato. In questo caso è importante rivolgersi quanto prima al medico di base o al dermatologo. Sottovalutarla o non curarla adeguatamente potrebbe comportare infatti serie complicazioni per la salute, e non solo per la bellezza del tatuaggio in sé.

Per le infezioni cutanee minori e di origine batterica normalmente il medico consiglia di applicare una crema o una pomata antibiotica, magari abbinate ad antidolorifici da banco per alleviare il fastidio. In alternativa il trattamento può esser fatto per via orale.

Per giocare d’anticipo e prevenire eventuali infezioni è bene rispettare adeguate norme igieniche, non solo durante l’esecuzione del tatuaggio, ma anche una volta terminato, tenendo la ferita sempre idratata e pulita, fino alla completa guarigione, soprattutto nelle prime fasi dove può esserci fuoriuscita di sangue.

Sempre in ambito di complicazioni da tatuaggio, talvolta, possono verificarsi reazioni allergiche (locali e non), anche al colore. In questi casi, oltre a un intervento immediato, saranno necessari degli antistaminici. Gli apteni, sostanze contenute nei normali inchiostri per tattoo (blu, rossi e gialli di solito), sembrerebbero esserne i maggiori responsabili. Gonfiore, prurito, bolle e chiazze sono i segni distintivi di una reazione allergica locale.

Riassumendo…

Di seguito potete trovare una tabella riassuntiva sulle cose più importanti da fare e non fare una volta completato il tatuaggio.

Cosa fare Cosa non fare
Seguire le istruzioni del tatuatore Rimuovere subito la pellicola trasparente di protezione
Detergere delicatamente la zona prima solo con acqua tiepida, poi con sapone con pH neutro Esporlo a polvere e sporcizia
Lasciare respirare la pelle Lavare il tattoo con un sapone aggressivo
Prendersi cura del tatuaggio applicando le apposite creme 2-3 volte al giorno Sfregare la zona interessata
Rispettare il proprio tempo di guarigione Rimuovere le crosticine che si formano sul tatuaggio
Evitare trattamenti abbronzanti o lampade (anche nel periodo subito dopo la completa guarigione) In inverno, indossare indumenti di lana o sintetici a diretto contatto col tattoo
Appena possibile, scoprire la zona interessata per far respirare la pelle In estate, esporre direttamente il tatuaggio ai raggi solari, sabbia e acqua del mare
In inverno, se non è possibile tenere scoperta la zona del tatuaggio, indossare indumenti di cotone a contatto con il tatoo
In estate, se l’esposizione solare non si può evitare, applicare prodotti solari specifici per tatuaggi
Sospendere gli sport acquatici fino a completa guarigione
In caso sospettiate un’infezione, rivolgersi subito al medico e/o al dermatologo

Silvia Radrezza
Silvia Radrezza
Nata e cresciuta ai piedi dei colli euganei, inizia il suo percorso di studi frequentando il liceo classico, abbracciando così la cultura letteraria. Di carattere curioso e pronto alle sfide, tranne quelle sportive, il suo interesse viene subito catturato dalla ricerca scientifica prima attraverso la tesi sperimentale per la laurea in Farmacia conseguita presso l’Università di Ferrara e, successivamente, con un Master in Ricerca Clinica all’Università degli Studi di Milano. La sua esperienza di giovane ricercatrice continua all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano e prosegue tutt’ora con il percorso di dottorato in Scienze Farmaceutiche presso l’Università degli Studi di Milano. Accanto alla passione per la scienza coltiva anche l’amore per la lettura e la scrittura che la porta, nel luglio del 2017, a entrare a far parte del team di Clorofilla come freelance e a scrivere per SapereSalute.it. Golosa come pochi, nel tempo libero adora sperimentare nuove ricette preparando dolci che deliziano il palato di colleghi e amici, magari sulle note di un brano di musica classica.

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