Che succede se mi dimentico una pillola?

DOMANDA

Che succede se mi dimentico una pillola?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Anna Maria Paoletti, Ginecologa

Mi capita di frequente che, soprattutto le pazienti più giovani, mi chiamino “in preda al panico” appena si sono rese conto di aver dimenticato una pillola anticoncezionale. Ad aumentare il carico d’ansia è l’eventualità di un rapporto non protetto proprio in concomitanza con la mancata assunzione della pillola.

Il compito dei contraccettivi orali, da assumere una volta al giorno, preferibilmente sempre alla stessa ora, è infatti quello di “mettere a riposo” le ovaie, in modo da inibire l’ovulazione ed evitare così un’eventuale fecondazione.

Scordare una pillola anticoncezionale può quindi esporre la donna al rischio di una gravidanza indesiderata. Tale rischio è più o meno elevato a seconda di alcuni fattori, come per esempio la settimana del ciclo durante la quale non è stata assunta la pillola e il numero di compresse dimenticate.

Inoltre, la mancata protezione da una gravidanza dipende anche dal momento in cui ci si accorge di aver dimenticato la pillola: la maggior parte dei contraccettivi orali prevede che ogni compressa possa essere assunta con un ritardo al massimo di 12 ore. Oggi esistono però in commercio anche pillole di nuova generazione che consentono di allungare la finestra di contraccezione a 24 ore.

Qual è il contraccettivo orale utilizzato e quanto tempo è trascorso dall’ora prevista per l’assunzione sono quindi le prime informazioni di cui ho bisogno dalle pazienti che si rivolgono a me per aver dimenticato una pillola. In questo modo è possibile valutare se la donna è ancora in tempo per prendere la compressa dimenticata, evitando così qualunque rischio.

In caso siano trascorse troppe ore, è bene assumere comunque sia la pillola “incriminata” sia le restanti, nonostante esista la possibilità che l’efficacia contraccettiva sia ridotta. Perciò, per evitare “brutte sorprese”, consiglio sempre alle mie pazienti di utilizzare il preservativo a ogni rapporto, fino a che non viene iniziata una nuova confezione di pillole, dopo la comparsa del flusso pseudomestruale.

Anna Maria Paoletti
Ginecologa
Professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università degli studi di Cagliari è anche, presso lo stesso ateneo, direttore della Scuola di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia.
Si occupa in particolare di endocrinologia ginecologica e dei problematiche legate alla menopausa e alla contraccezione. Autrice di oltre 600 pubblicazioni scientifiche, tra ricerche pubblicate su riviste internazionali, monografie, manuali professionali.

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