Cellulite e fanghi d’alga guam

DOMANDA

Sono una ragazza di 19 anni. Dallo scorso anno mi è comparsa la cellulite sulle gambe. Purtroppo non so a cosa sia dovuta: al fatto che abbia smesso di prendere la pillola, che ho preso per circa due anni, oppure al fatto che io abbia condotto un attività sportiva abbastanza faticosa? Da circa 2 mesi mi sono iscritta nuovamente in palestra e faccio molto tappeto e cerco di tonificare. Mi chiedevo se utilizzando i fanghi d'alga guam la situazione potesse migliorare, ma soprattutto se c'è il pericolo che la cellulite aumenti di anno in anno.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

Per combattere la cellulite oltre a fare molta attività fisica deve seguire una dieta povera di grassi saturi e ricca di frutta e verdura crude, bevendo molta acqua. Come cura i fanghi di alga guam vanno bene, ma meglio integrarli con alga marina, sotto forma di estratto secco titolato in iodio allo 0,05% da assumere l capsula al risveglio e 2 capsule a metà pomeriggio associata a una tisana di the verde.
Quest'ultima preparata come segue: porre 15 g di foglie spezzettate di the verde in una pentola e versare su di esse circa 1 litro di acqua bollente, lasciare riposare per circa 10 minuti e infine filtrare. Dopo il raffreddamento questa bevanda va bevuta nell'arco della giornata. Continui questa cura per almeno 3 mesi consecutivi e poi a cicli di 1 mesi si e 1 mese no.

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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