Allergia al nichel

DOMANDA

Sono allergico al nichel solfato, posso sapere che tipi di pasta posso mangiare poiché non posso assumere quelle con farina di grano intero? Poi se è possibile vorrei sapere se il PRIST-RAST e più specifico e sensibile del PATCH-TEST.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marco D'Agostino, Allergologo

L'allergia al nichel è la sensibilizzazione da contatto più diffusa data anche l'abituale presenza del metallo nella nostra vita quotidiana: monete, posate, bottoni metallici, bigiotteria, orologi, fibbie, chiavi contengono usualmente nichel solfato. L'allergia si manifesta sulla zona cutanea sede del contatto prolungato con il metallo. Si può associare a prurito e rossore (eritema) fino a vescicolazione. Il nichel è presente abitualmente nell'acqua che beviamo in quote tali da non causare alcun effetto clinico; in alcuni soggetti l'ingestione di cibi che contengono elevate concentrazioni di nichel può causare disturbi aspecifici dell'apparato gastroenterico. Il test per evidenziare l'eventuale sensibilizzazione è il Patch test (Test epicutaneo) che applicato sulla schiena riproduce la reazione allergica. In caso di sospetto l'allergologo è la figura di riferimento per una diagnosi di allergia al nichel con i sui risvolti clinici-terapeutici. Ritengo, in ogni modo, che non sia l'allergia al nichel che debba impedirle di assumere pasta di grano, bensì altre patologie quali allergia al grano o celiachia. Il Patch test ricerca una sensibilizzazione mediata da linfociti T che è evidenziabile sulla cute (in vivo), il Prist e il RAST sono test di laboratorio (in vitro) che forniscono rispettivamente la quota totale dell'anticorpo IgE e la positività di una specifica IgE. I due test ricercano allergie differenti e non confrontabili.

Marco D'Agostino
Allergologo
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1995, è dal 1999 specialista in Allergologia e Immunologia Clinica e, dal 2007, in Igiene e Medicina Preventiva. È esperto di malattie allergiche (respiratorie, cutanee, farmaci, imenotteri) e intolleranze alimentari, sia per adulti, sia per bambini.
È in servizio presso l’Ospedale Maggiore di Lodi ed esercita privatamente.
Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è firmatario di pubblicazioni scientifiche.

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