Verruche recidivanti alle mani: possibili cure

DOMANDA

Ho 35 anni e da oltre 25 anni mi porto a spasso le verruche alle mani. Non so come ho fatto a contrarle, ma sono fastidiose e con la crioterapia (sembra sia l'unico metodo che i dermatologi della mia zona conoscano) non riesco a eliminarle. Quando vado a farle "bruciare", oltre al dolore e all'impossibilità di lavorare crescono le famose bolle che poi si seccano e si staccano come fosse una normale ferita. Ma non riesco a risolvere il problema. Non esiste al mondo una soluzione indolore, che mi consenta di non sembrare una mummia?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Francesco Garonzi, Dermatologo

Le verruche volgari sono dovute all'infezione cutanea virale. La loro eliminazione fisica (azoto liquido, laser, elettrocoagulazione, courettage, acido salicilico ecc.) non sempre garantisce la risoluzione del problema. Un diverso approccio terapeutico consiste nel cercare di stimolare le difese immunitarie per neutralizzare il virus o inibirne l'attività. Personalmente ottengo buoni risultati con i rimedi omeopatici, che devono però essere "personalizzati". Possono essere presi in considerazione trattamenti fitoterapici o appartenenti a tradizioni popolari. Le verruche possono regredire spontaneamente anche dopo lunghi periodi. La suggestione potrebbe giocare un ruolo importante nella stimolazione del sistema immunitario e l'associazione di due o più trattamenti risulta spesso più efficace.

Francesco Garonzi
Dermatologo
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1976,presso l’università degli studi di Milano, consegue l'abilitazione all'esercizio della professione medica nel 1977. Consegue la specializzazione in Dermatologia e Venereologia presso l’Università degli Studi di Milano nel 1979.Da allora esercita la professione come specialista dermatologo.

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