Tutto il buono del tè verde

Una tazza di tè? Si grazie, molto meglio se si tratta di tè verde, profumato e salutare. Sono molte ormai le conferme scientifiche che il suo consumo può aiutarci a rimanere in salute.

Al tè, ma non in generale, bensì al tè verde si riferiscono molte delle ricerche che vantano i meriti della bevanda, confermando quello che la tradizione sostiene da sempre: il consumo dell’infuso può aiutarci a rimanere in salute.

Ma qual è la differenza tra questa qualità rispetto al comune tè che conosciamo in occidente da sempre? Il metodo di lavorazione. Nel caso del tè verde, infatti, le foglie di Camellia sinensis – questo il nome scientifico della pianta - non vengono fatte fermentare, e non subiscono pertanto alcuna ossidazione.

Questo le rende particolarmente ricche di sostanze utili come vitamine e, soprattutto, polifenoli e flavonoidi, di cui è ormai riconosciuta l’efficacia come antiossidanti. Mentre sono più povere di caffeina rispetto al comune tè nero.

Anche di tè verde ovviamente ne esistono diverse varietà, dal classico "gunpowder" cinese - il tè «polvere da sparo» così definito perché si presenta sotto forma di pallottoline - al tè arabo zuccherato e aromatizzato con la menta, ai delicati tè giapponesi.

La protezione al cuore che arriva dall’Asia

La più bassa diffusione di malattie cardiovascolari e tumori nel continente asiatico, nonostante un elevato consumo di sigarette, è stata battezzata dagli studiosi “paradosso asiatico” e ha incuriosito per anni la comunità scientifica.

E nel 2006 proprio tale osservazione ha spinto alcuni ricercatori statunitensi dell’Università di Yale a esaminare attentamente le abitudini delle popolazioni dell’Asia arrivando a ipotizzare che un consumo abbondante e abituale di tè verde potesse avere un effetto protettivo su cuore e vasi. Da allora le ricerche sul tema si sono moltiplicate, con risultati molto interessanti.

Una nota conferma arriva da uno studio giapponese, basato sulla valutazione di oltre 40mila soggetti per 11 anni: secondo i risultati ottenuti, chi consuma almeno cinque tazze di tè verde al giorno vede calare il proprio rischio collegato a malattie cardiovascolari del 26%.

Un effetto protettivo osservato anche nei laboratori dell’università di Padova: negli animali gli estratti di tè verde prevengono l'ipertensione e il danno che la pressione alta causa negli altri organi.

Come? Probabilmente grazie all’azione degli antiossidanti sui meccanismi ormonali che regolano la pressione sanguigna.

Benefici a tutto campo

Mentre altre ricerche mettono in evidenza che il tè verde ostacola la formazione di trombi e riduce la formazione di placche aterosclerotiche, le virtù salutari del tè verde non finiscono di stupire.

Persino un organismo autorevole e severo come la Cochrane collaboration, un gruppo internazionale di scienziati che valuta l’efficacia delle terapie, è arrivato alla conclusione che il consumo di una buona quantità di tè - intorno a cinque tazze al giorno - potrebbe avere un effetto protettivo nei confronti del tumore del colon retto, del fegato della prostata, del pancreas e del polmone.

Per chi fa la dieta

Ma non c’è bisogno di essere malati per apprezzare questo tipo di tè. E non solo perché è buono: è consigliato anche in appoggio alle diete dimagranti perché aiuterebbe a bruciare i grassi e a ridurre lo stimolo della fame.

È recentissimo il riscontro dell’azione antibatterica del tè verde. Purché consumato senza zucchero può infatti aiutare a prevenire la carie. Basta solo non esagerare, soprattutto con gli integratori a base di tè, perché a dosi eccessive i polifenoli in essi contenuti possono essere tossici per il fegato, oltre a interagire con alcuni farmaci come chemioterapici e anticoagulanti.

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