Tromboembolia polmonare pregressa e disturbi del respiro

DOMANDA

Alla fine del 2010 ho avuto una troembolia polmonare massiva bilaterale. Anche se tutti dicono che non ho più nulla io ho ancora fastidi a respirare, settimana scorsa ho rifatto Tc con e senza contrasto e l'esito evidenzia la presenza di tessuto solido nel mediastino antero-superiore compatibile con residuo timico: che cosa significa? Può essere la causa del mio fastidio a respirare?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Francesco Tursi, Pneumologo

Il residuo timico è di facile riscontro alla Tc del torace e solitamente non causa alcun problema; l'importante è fare delle indagini per vedere che non sia funzionante. Solitamente non ha nessun nesso con l'embolia polmonare, invece lo si trova spesso nei pazienti con malattie neurologiche come la miastenia. Il timo è una ghiandola presente quando nasciamo e che involve in età adulta, ed è deputata all'istruzione dei linfociti nella loro futura specializzazione immunologica. Può dare dispnea se comprime la trachea, ma nella stragrande maggioranza dei casi non provoca alcun problema. Le consiglio comunque di fare una visita pneumologica valutare tutta la sua situazione visto che ha avuto un problema serissimo come l'embolia polmonare massiva.

Francesco Tursi
Pneumologo
Dal 2005 è Dirigente medico presso l’UO di Pneumologia dell’Ospedale Maggiore di Lodi.
È dal 2002 Segretario dell’Associazione Italiana per lo Studio della Tosse (A.I.S.T.), www.assotosse.com e dal 2009 Presidente dell’ ALOR onlus (associazione lodigiana di ossigenoterapia riabilitativa).
Nel 2008 ha effettuato la segreteria scientifica del convegno “Inquinamento atmosferico: stato e impatto sulle vie respiratorie” tenutosi a Lodi.
È stato Relatore in diversi convegni accreditati ECM.
Ha realizzato diverse pubblicazioni e studi di ricerca, tra cui:
Partecipazione alla stesura del manuale di “Malattie dell'apparato respiratorio” (C: Terzano) ed. Springer 2006;
nel 2005 Progetto ICEBERG che ha permesso di valutare l’effetto degli inquinanti indoor sulla salute degli operai della provincia di Bologna in collaborazione con API, CNR, azienda ausl di Bologna; nel 2002-2004 Studio AIST. L’ AIST (Associazione Italiana Studio Tosse) ha condotto una ricerca multicentrica, alla quale hanno partecipato 12 centri ospedalieri ed universitari disposti su tutto il territorio nazionale, con lo scopo di valutare le relazioni esistenti tra l’eziologia e le caratteristiche della tosse, nonché di valutare la prevalenza delle varie cause di tosse;
“Broncopneumopatia cronica ostruttiva, non solo un male di stagione”, D&T (diagnosi e terapia) anno XXII, numero 10, dicembre 2003;
“Tosse: aspetti diagnostici e terapeutici”, anno II, numero 1, Allergy and Respiratory Diseases, 2003;
“ Inquinamento atmosferico: il punto di vista dello pneumologo. Atti del XVIII congresso internazionale della società degli otorinolaringoiatri;
Roma IFOS giugno 2005; Questionario per valutare l’impatto della tosse cronica sulla qualità di vita, quarto convegno nazionale AIST, 2003.
Ha particolare interesse nello studio delle acque minerali e ha collaborato alla stesura di: “Guida alle Acque Minerali in Bottiglia”, V edizione, 2002 e VI edizione, 2005.

Articoli correlati

Pubblicità

Gli articoli più letti

I servizi per te
Farmaci a domicilio
Prenota una visita