Teanina per l’ansia

DOMANDA

Soffro di ansia ma i dottori non mi fanno assumere ansiolitici per via della dipendenza e assuefazione. Leggo che in questi casi può essere molto utile la teanina. Le vorrei chiedere: si deve assumere solo al mattino colazione (150 o 200 mg)? Assumendola costantemente si arriva al punto di essere "coperti" per 24 ore? Può causare sonnolenza e alla lunga anche problemi di dipendenza/assuefazione (dato che si legge agisce in maniera
simile alle benzodiazepine e sul GABA) o problemi sessuali?
genere ?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

Per combattere l'ansia le piante migliori sono la Valeriana come estratto secco titolato in acidi valerenici allo 0,4 o allo 0,8% o la Passiflora come estratto secco titolato in vitexina minimo 1%. La dose corretta di queste è di circa 200-250 mg al mattino al risveglio e la stessa dose nel tardo pomeriggio. La teanina potrebbe andare bene, ma non è facile trovare un prodotto naturale basato su di essa, per cui direi che una delle piante precedenti andrebbe benissimo.

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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