Sublussazine dell’Atlante

DOMANDA

Gradirei sapere se è vero che la sublussazione dell'Atlante può provocare diversi disturbi e dolori anche di tipo neurologico e se l'intervento di un osteopata potrebbe essere utile.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Elena Boccalandro, Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia

L'Atlante o prima vertebra cervicale (C1) è un osso a forma di anello posizionato tra il cranio (attraverso l'osso occipitale) e l'Epistrofeo (seconda vertebra cervicale, C2). Il ruolo rivestito da C1 è particolarmente delicato e direi primario rispetto alla colonna vertebrale. L'Atlante attraverso la sua porzione posteriore è a stretto contatto con l'arteria vertebrale e con il nervo suboccipitale oltre che con tutta una serie di muscoli, legamenti e aponeurosi che compattano C1 sia al cranio che alla colonna vertebrale. La sublussazione dell'Atlante è determinata e mantenuta non dall'osso, ma dai tessuti circostanti: muscoli e legamenti. La sublussazione indica, dal punto di vista osteopatico, una limitazione di mobilità in una direzione dello spazio entro un range di mobilità fisiologico. Gli effetti che ne conseguono sono in sintesi: alterazione posturale a livello del rachide cervico-dorso-lombare; squilibri muscolari; compressioni neurologiche e vascolari alla base del cranio con possibili ripercussioni su tutto il sistema. Un malfunzionamento localizzato a questo livello può compromettere a lungo termine l'intero apparato muscoloscheletrico, il sistema vascolare e quello nervoso, creando disallineamenti e disfunzioni a livello di differenti distretti corporei. L'intervento osteopatico è a mio parere il più specifico poiché prende in considerazione anzitutto la risoluzione del problema primario e subito dopo si adopera per eliminare quei compensi che il corpo ha dovuto mettere in atto per rimanere il più a lungo possibile funzionale.

Elena Boccalandro
Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia
Diplomata in Terapia della Riabilitazione nell’anno 1993/94 e Dottore in Osteopatia dal 1999, è regolarmente iscritta al Registro Osteopati Italiani.
Dal 1994 lavora in qualità di libera professionista.
Ha prestato servizio presso il “Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi” dell’Ospedale Maggiore di Milano da luglio 1992 a luglio 1993. Dal 1994 fino a marzo 2002 è stata impegnata con incarico libero-professionale in qualità di fisioterapista, presso il Day-Hospital del Pio Albergo Trivulzio.
Si è classificata prima al concorso pubblico per fisioterapisti indetto il 10 marzo 2003 presso il Pio Albergo Trivulzio.
Ha partecipato all’evento formativo pluriennale (2006-2007, 2007- 2008) di “scuola di posturologia integrata” tenutosi a Roma.
Ha vinto il premio nella sessione Caregiver’s Education Award con il seguente progetto: “Analisi posturale e trattamento fasciale in pazienti affetti da artropatia emofilia: studio con gruppo di controllo”.
È stata relatrice in numerosi congressi scientifici e corsi di formazione
professionale.
Ha redatto il capitolo “Rieducazione neuromotoria di gruppo” all’interno del libro ”Parkinson” della dottoressa E.Hartmann.

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