Sport: quando (e come) integrare

Per una vita sana ci vuole una dieta equilibrata e un po’ di movimento quotidiano. E quando occorre, anche qualche cosa in più.

È inutile pensarci troppo, la pigrizia non fa bene a nessuno, oggi chi vuole restare in forma deve fare del movimento. Non c’è bisogno di strafare con costose iscrizioni in palestra, basta un po’ di attività fisica all’aria aperta.

Una passeggiata a piedi per mezz’ora al giorno per i più anziani, e una corsetta nel parco per i più giovani. Anche un bel giro in bici, se il clima lo permette.

Insomma il movimento può aiutare piccoli e grandi a riacquistare il piacere di sentirsi bene con se stessi e con gli altri, ma ci vuole anche più attenzione all’alimentazione.

Nutrirsi bene

Certamente muoversi non basta, bisogna anche nutrirsi bene e non lasciarsi mancare tutti gli elementi nutritivi essenziali per il benessere psicofisico che, invece, oggi sembrano scomparsi dalle abitudini alimentari.

Una dieta equilibrata, dovrebbe essere, quindi, la base di partenza per assicurarsi una vita più lunga e senza troppi acciacchi.

Ogni giorno ci si deve rifornire delle sostanze nutritive che apportano energia all'organismo (proteine, grassi e carboidrati). Ma non basta.

Ci sono altri principi attivi e nutritivi molto importanti come i minerali e le vitamine, contenuti soprattutto in ortaggi e frutta fresca, che hanno la funzione di collaborare alla maggior parte dei processi metabolici (trasformazione e utilizzazione dei cibi mangiati) del nostro organismo.

Potendo, dunque, sarebbe bene mangiare ogni giorno almeno cinque porzioni di frutta e verdura (tre volte la frutta e due volte la verdura).

Bere acqua in quantità

Bisogna poi evitare i consumi eccessivi di grassi animali e innaffiare il tutto con molta acqua. Seppure non contenga elementi nutritivi energetici, è essenziale per l’equilibrio idrico e salino del nostro organismo.

Specie nella stagione calda, quando muoversi costa fatica e sudore, è bene tenersi sempre a portata di mano una bottiglietta d’acqua, in modo da poterne bere almeno un litro e mezzo al giorno distribuita nel corso della giornata.

Ne occorre un po’ di più quando si fa dell’attività fisica: si può berne prima e durante, almeno un litro in più rispetto a chi non si muove per niente.

Soddisfatti o reintegrati

Ma quando la dieta è sbilanciata, per motivi diversi, e si cerca di fare del movimento che cosa si può fare?

Ci sono diverse condizioni in cui la dieta è insufficiente a soddisfare i fabbisogni nutritivi e quindi può essere utile il ricorso agli integratori alimentari.

Per esempio chi ha la tendenza a prediligere cibi ricchi di grassi e poveri di vitamine e sali minerali. Ma anche coloro che ha la cattiva abitudine di consumare pasti veloci, snack e cibi poco salutari.

In tutte queste condizioni può essere utile ricorrere a un’adeguata supplementazione di vitamine e minerali, al fine di colmare le carenze marginali di nutrienti e migliorare il benessere psico-fisico dell’organismo.

Gli integratori alimentari sono composti in pillole, liquidi o in polvere che contengono i normali principi nutritivi presenti nei cibi, però selezionati e concentrati nelle quantità giuste, allo scopo di facilitare la copertura dei fabbisogni nutritivi giornalieri.

Forse i più famosi sono quelli a base di vitamine e minerali, ma ci sono integratori anche a base di proteine e zuccheri.

Secondo una recente indagine sui consumi, il numero d’italiani che aggiungono alla propria dieta un integratore alimentare è in costante aumento.

E le persone che fanno un uso costante e regolare d’integratori sono oggi oltre il 60 percento, in prevalenza adulti di età tra i 45-54 anni o senior 55-69 anni.

Tra l’altro i maggiori consumatori d’integratori hanno anche abitudini alimentari abbastanza buone e uno stile di vita avanzato. Ma si rendono conto che la loro dieta abituale è scarsa in carboidrati, fibre, proteine, vitamine, sali minerali e alimenti integrali (ricchi di scorie).

Patrizia Maria Gatti
Patrizia Maria Gatti
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.

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