Sessualità maschile, un mondo in evoluzione

Sono confusi e spaesati, gli uomini del terzo millennio. Tra crisi di ruolo e ambizioni da leader della coppia, ad andare in crisi è spesso la loro sessualità.

Alcuni si pavoneggiano con pettorali e addominali scolpiti come marmo. Altri tonificano il corpo con saune e massaggi, usano cosmetici a chili e sembrano sicuri di tutto quello che fanno o dicono.

Eppure, sotto la maschera, i maschi del terzo millennio sono più che altro spaesati, inibiti, spaventati, alla ricerca di un’identità perduta.

È a partire dagli anni Settanta, quando il movimento femminista ha ribaltato come un calzino la società patriarcale e il millenario machismo, che gli uomini sono entrati in crisi.

Non sono più i leader nella società e nemmeno sotto le lenzuola. Prima non si ponevano nemmeno il problema che l’amore, quello vero, si fa in due. Che a essere soddisfatti devono essere entrambi i partner. Bastava, a entrambi, il piacere maschile.

Oggi invece, oltre ad aver gradatamente perso la sicurezza del ruolo sociale che avevano fino alla fine del Novecento, sono costantemente sotto esame.

Sono in molti ad aver paura del sesso, nel senso che lo vivono come un test da superare, non come un gioco da condividere.

Da qui i mille timori, che vanno dalle dimensioni del pene alla durata del rapporto. E la conseguente esplosione del fenomeno “sesso in chat”, in cui grazie all’anonimato si può far finta di essere chiunque.

Andrologo, il medico del maschio

La sessualità maschile, con i relativi problemi che la riguardano, non è ancora vissuta dagli uomini nel modo giusto.

Una cartina di tornasole di questo fenomeno è il ricorso al medico specialista: se per la donna, ormai da tantissimi anni, il ginecologo è il medico di riferimento per qualunque disturbo può riguardare la sfera sessuale e riproduttiva, per l’uomo non è lo stesso.

Dall’andrologo ci vanno ancora pochi, anzi pochissimi, maschi: questo specialista non si è ancora affermato come il medico dell’uomo.

Per lo più si rivolgono all’andrologo i maschi colti, ben informati, e in ogni caso portandosi dietro ancora molti timori.

A conferma di ciò basti pensare che i problemi sessuali più frequenti, tra gli uomini, sono quelli che riguardano orgasmo ed eiaculazione. Ma non sono quelli per i quali, più di frequente, ci si rivolge all’andrologo.

Si va dallo specialista più che altro quando insorge un disturbo di erezione. Probabilmente perché nell’immaginario maschile c’è la convinzione, giustissima, che un deficit di erezione può essere curato. Non c’è ancora l’opinione diffusa che anche altri problemi si possono trattare.

Il sesso è un gioco, da vivere in libertà

Indietro non si torna, quindi è impossibile ipotizzare un ritorno al ruolo di leader unico del maschio all’interno della coppia.

Detto ciò, secondo gli esperti sarebbe opportuno ricordarsi che il sesso è un gioco. Non è un compito in classe in cui si viene messi alla prova.

Essendo un gioco bisogna anzitutto conoscere le regole del gioco. Ed eventualmente cambiarle soltanto se è d’accordo anche la partner.

Come ogni gioco, per divertirsi, bisogna cercare di tenere lontani stress e problemi vari, concentrandosi su se stessi e l’altra.

È proprio lo stress, diffusissimo al giorno d’oggi, uno degli ostacoli principali al pieno godimento della vita di coppia.

Tensioni psicologiche che a volte possono farsi sentire anche in termini di erezione. Un dialogo franco e aperto con la partner e una visita da un andrologo possono fare davvero molto in questi casi.

Oggi esistono peraltro farmaci in grado di risolvere la disfunzione erettile. Di soluzioni ce ne sono diverse, comprese alcune molto discrete, che permettono di vivere il rapporto in piena libertà.

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