"Se a 11 anni si rifugia nel cibo quando è sola"
Mia figlia ha 11 anni, è alta 145 cm e pesa 55 chili, ma quel che mi fa paura è che quando è sola e senza controllo tende a mangiare tutto quello che sa non poter mangiare. Sto cercando di seguire con lei una dieta e di farle fare regolarmente attività fisica, ma sembra non ottenere risultati. Non so se sia il caso di fare indagini più approfondite o di rivolgermi a uno psicologo. Come posso affrontare con lei questo argomento per non farlo diventare un problema che potrebbe, un domani, affrontare in maniera sbagliata? Non è sviluppata ma credo manchi poco.
Risponde: Battaglioli Marina - Pediatra e neonatologa
La ricerca del cibo può essere un gesto compensatorio, per calmare l'ansia, per noia, perché la dieta è nel complesso scorretta: sono condizioni che possono portare a una sensazione di fame. Una dieta ricca di alimenti a lenta digestione: cibi integrali, molte fibre, un giusto apporto di proteine rallentano l'assorbimento del pasto e ritardano la sensazione di fame. Il movimento fisico aumenta il consumo energetico. Evitare di tenere in casa i cibi "vietati" è sempre una buona regola. Le merendine, i "fuori pasto" sono deleteri per chi cerca di controllare l'introito di calorie. Andrebbero permessi solo spuntini leggeri, magari a base di frutta, se il pranzo e la colazione sono stati adeguati. Dopo cena non si dovrebbe mangiare più. Mangiare di più quando si è da soli, in genere è un modo per riempire il tempo. Insegni a sua figlia, con garbo e tatto, a trovare delle alternative al cibo, quando non ha compagnia.