Scoliosi, quale percorso terapeutico

DOMANDA

A mio figlio di 9 anni è stata diagnosticata una scoliosi con colpo d'ascia; ha indossato un plantare per 6 mesi su consigli dell'ortopedico per rafforzare la muscolatura, poi l'ho portato dall'osteopata che ha consigliato una ginnastica correttiva per allungare il lato destro (dove si trova il colpo d'ascia) per circa 3 mesi, quando lo ha rivistato ha consigliato massaggi per stimolare la muscolatura ogni 30 giorni circa. Lui pratica karate e nuoto, vorrei sapere qual è lo sport pià indicato e cosa si dovrebbe fare per migliorare la situazione dato che dopo 2 anni non vedo alcuna modifica in senso positivo.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Elena Boccalandro, Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia

È possibile diagnosticare la scoliosi con una visita clinica effettuata da un ortopedico, possibilmente specializzato in colonna vertebrale. Nel contempo dallo stesso specialista verranno valutate le lastre che definiranno con precisione il tipo di scoliosi o l'atteggiamento in scoliosi e il possibile trattamento. È importante valutare in questi casi anche la vista, la bocca e l'appoggio plantare. A seguire il programma riabilitativo più indicato. L'approccio si differenzia infatti a seconda della gravità. Potrebbero essere utilizzati busti di vario genere abbinati a programmi di ginnastica correttiva, a sedute di osteopatia o ancor meglio di rolfing, oppure si può insistere sempre con trattamenti manuali abbinati a uno sport (tra i più gettonati sicuramente il nuoto). Nelle scoliosi è importante soprattutto allungare e decontrarre, il resto si stabilisce di volta in volta con lo specialista.

Elena Boccalandro
Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia
Diplomata in Terapia della Riabilitazione nell’anno 1993/94 e Dottore in Osteopatia dal 1999, è regolarmente iscritta al Registro Osteopati Italiani.
Dal 1994 lavora in qualità di libera professionista.
Ha prestato servizio presso il “Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi” dell’Ospedale Maggiore di Milano da luglio 1992 a luglio 1993. Dal 1994 fino a marzo 2002 è stata impegnata con incarico libero-professionale in qualità di fisioterapista, presso il Day-Hospital del Pio Albergo Trivulzio.
Si è classificata prima al concorso pubblico per fisioterapisti indetto il 10 marzo 2003 presso il Pio Albergo Trivulzio.
Ha partecipato all’evento formativo pluriennale (2006-2007, 2007- 2008) di “scuola di posturologia integrata” tenutosi a Roma.
Ha vinto il premio nella sessione Caregiver’s Education Award con il seguente progetto: “Analisi posturale e trattamento fasciale in pazienti affetti da artropatia emofilia: studio con gruppo di controllo”.
È stata relatrice in numerosi congressi scientifici e corsi di formazione
professionale.
Ha redatto il capitolo “Rieducazione neuromotoria di gruppo” all’interno del libro ”Parkinson” della dottoressa E.Hartmann.

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