DOMANDA
Ho un bimbo di 4 anni che si mangia in continuazione le unghie; ho provato con vari smalti comperati in farmacia, ma nulla da fare. Che si può fare?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa
L’abitudine di mangiare le unghie riguarda un buon 30% dei bambini, spesso persiste anche nell’età adulta. Non serve a molto mettere sulle unghie una sostanza sgradevole al gusto, se non si associa un’aiuto o una volontà a risolvere il problema. Nel caso suo, mi pare che il bimbo sia troppo piccolo per fare leva sulla sua volontà , sarebbe opportuno cercare di capire se si tratta solo di un gioco o se è espressione di tensione, nervosismo, autoconsolazione o paura. Nel caso del semplice gioco, di solito l’unghia è “tagliata” solo nella parte fuori dal letto ungueale, come se il bambino facesse con i denti ciò che andrebbe fatto con la forbice. Se è vera e propria onicofagia, l’unghia può essere rosicchiata fino all’interno del letto ungueale, con caratteristiche tipiche. Si faccia aiutare dalle educatrici dell’asilo, che lo vedono per molte ore al giorno, o dal suo pediatra, per capire se occorre un aiuto specialistico.
Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.