Quale alimentazione, a 33 anni, per perdere qualche chilo

DOMANDA

Ho 33 anni, sono alto 1,78 e peso 83 kg. Svolgo il lavoro di impiegato, quindi sedentario. Frequento una palestra due volte a settimana in cui faccio esercizio aerobico, ma non sono sportivo. Non mi ritengo grasso, ma vorrei perdere qualche chilo. Ritengo di stare abbastanza attento all'alimentazione; tutti i giorni a pranzo verdura e simmenthal o tonno, niente pane e pasta. La sera verdura (molti legumi),
formaggio (di cui sono ghiotto), uova o affettati, niente pane e pasta. Nel weekend mangio della pasta e della carne. Volevo capire se la mia alimentazione è errata, anche perché non ingrasso, ma non dimagrisco neanche. Inoltre ho bisogno di capire quali sono gli alimenti da preferire alla sera.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Patrizia Maria Gatti, Specialista in Scienza dell’Alimentazione

Da quello che riporta la sua alimentazione non mi pare del tutto sbagliata, ma la sedentarietà è il vero problema. Quindi, se il suo desiderio è quello di perdere peso direi che fa bene a fare dell’attività fisica, magari nei giorni che non fa palestra cerchi di camminare un po’ a piedi, bastano 40 minuti al giorno. In ogni caso, il suo attuale è un sovrappeso controllabile quindi non restringa troppo le calorie altrimenti il fisico si abitua alla carestia e mantiene le scorte, ecco perché fatica a perdere peso. Per quanto riguarda la distribuzione degli alimenti nei pasti giornalieri consiglio: prima colazione abbondante con bevanda calda a suo piacere, frutta fresca pane o fette biscottate e yogurt magro – a pranzo verdura e secondo vanno bene – non troppi formaggi e salumi (alternare con carni bianche e pesce fresco) – la sera passato di verdura, pane e formaggio fresco, oppure insalatona solo vegetale con pane. Il primo 2 volte la settimana va bene, ma sarebbe meglio a pranzo, abbinato alle verdure, la sera invece ancora verdure e secondo. Se le piacciono, e se è possibile, non rinunci agli spuntini, uno a metà mattina e uno al pomeriggio a base di frutta fresca di stagione e di ortaggi crudi non conditi (carote, sedano finocchi, pomodoro). Infine, ma non per ultimo, beva un bicchiere di latte magro dopo l’attività fisica mentre si rilassa oppure uno yogurt magro.

Patrizia Maria Gatti
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.

Attualmente lavora come libero professionista: svolge attività privata come medico specialista e come author and medical editor multimedia communication. È autore di numerose pubblicazioni in: ricerca clinica, ricerca scientifica di base, biochimica nutrizionale e delle malattie legate alla nutrizione (diabete, obesità, dislipidemie, aterosclerosi). Ha al suo attivo numerose partecipazioni in qualità di docente e/o di relatore a convegni e corsi di educazione nutrizionale per la popolazione generale e per le scuole e a congressi nazionali e internazionali. Possiede oltre 10 anni di esperienza nella comunicazione multimediale salute, medicina e nutrizione.

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