"Paracetamolo e disturbi gastrici"
Da qualche mese se prendo paracetamolo per attenuare dolori di tipo muscolare o artosico (ho 62 anni) ho conati di vomito, vomito e dopo qualche ora il disturbo si risolve. Ho sempre preso tale farmaco in passato senza avere problemi. Ho notato però che spesso ho difficoltà a digerire, avverto un senso di pesantezza anche se i miei pasti sono sempre leggeri e questo disagio si risolve con un cucchiaino di sciroppo antiacido. Cosa è consigliabile fare? L'eccessiva acidità gastrica può causare ronzio auricolare?
Risponde: Mazzocchi Samanta - Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
A differenza degli antinfiammatori non steroidei (Fans), che sono in grado di irritare o infiammare la mucosa dello stomaco e dell’intestino, il paracetamolo è un analgesico relativamente sicuro. È tuttavia sempre consigliato, quando si assumono questi farmaci, proteggere lo stomaco con inibitori di pompa protonica o farmaci anti-H2. Le consiglio, a questo punto, di sottoporsi a una gastroscopia con lo scopo sia di valutare se i disturbi che riferisce siano dovuti a danni da farmaci sulla mucosa gastrica, sia per ricercare la presenza di Helicobacter pylori, batterio spesso responsabile di lesioni alla mucosa gastrica. Invece, l’acufene non può essere messo in relazione con l’iperacidità gastrica.