Opportunità di un intervento in caso di HPV

DOMANDA

Circa 2 anni fa a mia sorella è stata diagnosticata un'infezione da HPV con alcuni ceppi; è stata seguita in questi 2 anni dalla stessa équipe ginecologica per monitorare se l'infezione potesse regredire, ma invece non è né regredita né peggiorata, motivo per il quale hanno deciso di intervenire chirurgicamente. Le faranno una asportazione delle lesioni. Lei ha letto che un intervento non sempre è risolutivo, può presentare recidive e, ancor più, potrebbe provocare danni in merito alla fertilità. È vero tutto questo? Non vi sono altri metodi di cura?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo

Una valutazione sulla terapia da eseguire in caso di lesioni da HPV va fatta alla luce dei ceppi virali presenti, che si individuano con una successione logica di indagini (PAP-test, colposcopia, eventuale biopsia, tipizzazione virale) e dai loro risultati. Quando si decide che un intervento demolitivo di minima è necessario (nelle situazioni di CIN 2-3 persistente) la modalità preferita dipende dal centro di riferimento e dalla esperienza dell’operatore. Solitamente per mantenere una buona funzionalità del collo uterino si preferisce utilizzare l’ansa diatermica, che permette l’asportazione di modesta quantità di tessuto che risulta ottimale anche per la valutazione istologica. Talvolta viene usato il laser, che permette meno facilmente di avere tessuto adeguato per l’esame istologico. Qualche volta si procede alla conizzazione con lama fredda (bisturi), in particolare quando la lesione sia avanzata (tumore in situ o sospetto invasivo) e in funzione di una sua stadiazione per un successivo eventuale intervento demolitivo molto più complesso.

Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.

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