Menopausa pecoce e osteoporosi

DOMANDA

Ho 44 anni e purtroppo sono già andata in menopausa. Ora ho paura per le mie ossa perché ho letto che in menopausa diventano più fragili e poi viene l’osteoporosi. Devo prendere del calcio per rinforzarle? E che cosa altro c’è che può scongiurare il problema?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo

La menopausa precoce pone ovviamente dei rischi di osteoporosi. Una verifica di questo rischio può essere fatta dapprima con l'anamnesi familiare (c'è qualcuno in famiglia con osteoporosi?) e con una anamnesi personale accurata (precedenti fratture, alimentazione, stile di vita, alcol, fumo, caffé, problemi alla tiroide, uso di cortisone o di eparina, ecc). Si può inoltre effettuare una MOC (mineralometria ossea computerizzata), che permette di verificare lo stato delle ossa (tale esame può essere ripetuto dopo 3-5 anni). Se questo esame dimostrasse dei rischi evidenti la donna deve assumere terapie specifiche. La prevenzione dell'osteoporosi può essere fatta con uno stile di vita adeguato, che include camminate quotidiane, l'assunzione di calcio con la dieta (almeno un grammo al giorno) o una adeguata integrazione, l'esclusione di sostanze dannose all'osso (per esempio astenersi dal fumo!).

Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.

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