Memoria: migliorarla in poche, semplici mosse

Da un'alimentazione equilibrata all'esercizio (mentale e fisico): ecco alcuni suggerimenti per potenziare la vostra memoria.

Anche se può capitare di desiderare che alcuni ricordi, magari quelli legati a esperienze che ci hanno fatto soffrire, spariscano dalla nostra mente, tutti si domandano come fare a migliorare la memoria.

Ecco alcune semplici mosse utili per tenerla in allenamento.

Mangiare sano

Sembrerà banale, ma mangiare bene può aiutare a migliorare le nostre capacità mnemoniche. Alcuni studi suggeriscono infatti che seguire una dieta mediterranea, ricca di frutta e verdura, possa contribuire a ridurre il declino cognitivo, in particolare quello legato all'invecchiamento.

Brain training

Non c'è modo migliore di mantenere un'abilità in buono stato, se non esercitarla con costanza. Lo stesso vale per la memoria. Il cosiddetto "brain training", letteralmente “allenamento per il cervello”, ha infatti dimostrato un ruolo positivo nel conservare una buona capacità di ricordare. Qualche esempio? Andare a caccia di parole, ovvero cercare di pensare ogni giorno a tutte le parole che cominciano con una lettera dell’alfabeto. Oppure dedicarsi a giochi come il sudoku o gli scacchi, uno degli "sport della mente" per eccellenza.

Simile all'esercizio sulle parole, anche imparare una nuova lingua permette di tenere cervello e memoria in forma.

Dormire bene

Dormire tra le 7 e le 9 ore per notte permette al cervello di conservare al meglio una memoria efficiente. Un numero insufficiente di ore di sonno può al contrario danneggiare il meccanismo che il nostro cervello usa per consolidare i ricordi.

Alcuni studi hanno recentemente dimostrato che, durante il sonno, i neuroni vanno incontro a un fenomeno di "potatura": in poche parole, vengono selezionati i ricordi più importanti, che vanno incontro a consolidamento, mentre quelli meno rilevanti vengono eliminati. Questo meccanismo è fondamentale per far spazio a nuovi ricordi.

Anche la qualità del sonno è però fondamentale: è la fase REM, quella associata ai sogni, ad avere un ruolo centrale nel mantenimento di una buona memoria.

Attività fisica

"Mens sana in corpore sano". Un antico detto che svela una verità confermata anche dalla scienza. Mantenere un fisico attivo e in forma aiuta il nostro cervello a conservare una buona memoria.

Correre regolarmente per 30-40 minuti, per esempio, sembra in grado di stimolare la neurogenesi nell'ippocampo, la zona dell'encefalo deputata alla memorizzazione.

A confermarlo anche uno studio finlandese, che ha mostrato che ciò che fa bene al cuore (come mangiar sano e, appunto, il movimento fisico), fa bene anche al cervello.

Coltivare i rapporti umani

Un recente studio americano sui "super anziani", ovvero persone in tarda età ma dotate di una mente molto acuta, ha confermato quello che già avevano ipotizzato gli antichi greci: essere circondati da molti amici aiuta a mantenere in forma la mente e, di conseguenza, a conservare anche una memoria ben funzionante.

Una vita sociale attiva, inoltre, può aiutare a combattere la depressione, che sembra essere associata a un maggiore declino delle facoltà cognitive e della memoria.

Meditazione anti-stress

Sono molte le evidenze scientifiche che negli ultimi anni hanno mostrato come la pratica della mindfulness o della meditazione possano aiutare il nostro cervello a rimanere in forma. Sembra infatti che sia sufficiente dedicarsi per mezz'ora al giorno a queste attività per aiutare la memoria e la concentrazione.

Un aiuto dagli integratori alimentari

Se una dieta equilibrata non basta o ci si trova in periodi particolarmente intensi, come per esempio una sessione di esami all’università, si può provare con gli integratori alimentari.

In particolare, potrebbero essere utili quelli a base di vitamine del gruppo B, che sembrano in grado di migliorare le performace mentali.

Il cambiamento è d'oro

Evitare di cadere nella monotonia di una routine sempre uguale è una buona regola per tenere alta la soglia della nostra attenzione, attivo il nostro cervello e in forma la nostra memoria.

Valentina Torchia
Valentina Torchia
Nata il giorno di S. Ambrogio, a Milano, il suo primo regalo è stata una copia de I promessi sposi gentilmente donata dal comune della città meneghina a tutti i nati nel 7 dicembre. Appassionata di scienza, dopo il liceo scientifico prende la laurea magistrale in Biotecnologie Mediche Molecolari e Cellulari, con una tesi su epigenetica e neuroscienze. Si rende conto di essere un topo da biblioteca e non da laboratorio, così unisce alla scienza la sua più grande passione: la scrittura. Dopo un master in Comunicazione e Salute, viene premiata dall'UNAMSI e vince una borsa di studio di un anno all'Assessorato alla Sanità di Regione Lombardia. Da qui in poi, ha approfondito la comunicazione della scienza sotto molteplici forme: dal copywriting al giornalismo scientifico, tra agenzie di comunicazione e riviste online e cartacee. Nel tempo libero, scrive narrativa per bambini e ragazzi. Ha collaborato per alcuni anni con Geronimo Stilton, il famoso gentiltopo giornalista. Ora sta terminando un corso di formazione per autori di produzioni multimediali, a Bologna, presso la scuola Bottega Finzioni. Adora i viaggi, il nomadismo digitale e tutto ciò che riguarda il Giappone.

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