"Iperico e Passiflora, formulazioni e dosaggi corretti "
Sono un ragazzo di 26 anni e soffro da circa 10 anni di disturbi da attacchi di panico. In questi giorni ho ripreso la psicoterapia proprio perché i disturbi si stanno facendo sentire più intensamente (al cambio di stagione avverto sempre questo problema). In passato ho assunto farmaci, ma mi sono deciso a iniziare una cura con Iperico (20 gocce tre volte al dì) e contemporaneamente 10 gocce di Passiflora sempre 3 volte al di. Sui flaconcini è specificato che la dose massima giornaliera è di 90 gocce che per l'Iperico rendono disponibile 675 mg di Iperico e 0,67 mg di ipericina, e per la passiflora 675 mg di passiflora. Il dosaggio non è troppo basso?
Occorre ricordare che la Fitoterapia moderna non può prescindere da un uso coerente delle piante medicinali in funzione di indicazioni terapeutiche, dosaggi e forme farmaceutiche idonee. In tal senso bisogna utilizzare prodotti che riportino in etichetta il "titolo" del principio attivo, cioè la percentuale (%) minima presente in ogni somministrazione. Del prodotto in gocce contenente Iperico in questione non dovrebbe conoscere il valore in milligrammi di Iperico ma la percentuale, cioè il titolo, di Ipericina. L'iperico esplica la sua azione antidepressiva solo a determinati valori di ipericina. La forma farmaceutica migliore è la Capsula contenete l'Estratto secco della pianta, l'unico estratto titolabile. Nel suo caso potrebbe benificiare dell'effetto sinergico di capsule di estratto secco di Valeriana, Biancospino e Passiflora assumendone un dosaggio costante, proporzionato alla sua costituzione e in funzione dell'intensità del disturbo. L'iperico va assunto sotto controllo medico ai dosaggi di Ipericina standardizzati. Più sicura e con ottimi risultati sull'umore è la Rhodiola Rosea.
Ha risposto Raimo Renato