Iperacidità e reflusso

DOMANDA

Ho 43 anni e da 3 anni soffro di iperacidità. All'inizio era sporadica, ora da circa 1 anno non riesco ad uscirne, se prendo omeoprazolo va tutto bene, come lo sospendo ricomincia acido e nausea. Ho eseguido gastroscopia circa 3 mesi fa che non ha evidenziato nulla, nemmeno una semplice gastrite. Premetto che sono sovrappeso e ho un carattere ansioso, inoltre mangio non regolare, potrei avere qualche allergia alimentare che scatena tutto questo? Oppure è tutto dovuto allo stress e al sovrappeso?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Carlo Petruzzellis, Gastroenterologo

Avendo già eseguito di recente la gastroscopia non caricherei di particolari preoccupazioni i disturbi che riferisce. Come ha detto bene lei il sovrappeso e il carattere ansioso possono essere due fattori scatenanti o comunque contribuenti alla persistenza dei disturbi tipici del reflusso gastroesofageo. Il primo provvedimento da prendere per affrontare e probabilmente anche risolvere il disturbo che riferisce è la correzione dello stile di vita: mangiare in orari regolari, tentare di trovare degli hobby che permettano di scaricare l'ansia, controllare il peso corporeo. In attesa che tutti questi provvedimenti vengano presi e che quindi facciano il loro effetto, la terapia con omeprazolo o farmaci similari può essere effettuata in maniera ciclica. Il trattamento del reflusso gastroesofageo consiste sempre nel fare la terapia per uno o due mesi in primavera e in autunno, nel caso in cui i disturbi si presentino anche in altri periodi dell'anno si può ripetere, ma ovviamente deve essere consultato il medico di famiglia perché ognuno ha una sua propria storia clinica che deve essere considerata. Le allergie alimentari non si correlano con i sintomi del reflusso gastroesofageo per cui non è indicato fare accertamenti a tal riguardo e, soprattutto, non deve modificare la dieta impoverendola in termini qualitativi .

Carlo Petruzzellis
Gastroenterologo
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2005 presso l’Università degli Studi di Messina, prestando opera come studente frequentatore e quindi come tesista in reparto di epatologia della stessa università. Borsista per un anno presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma (Policlinico A. Gemelli) quindi specializzando presso questa struttura in collaborazione con l'Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia. Negli anni della specializzazione, conseguita a luglio del 2011, si è occupato prevalentemente di endoscopia e di malattie infiammatorie croniche dell'intestino. Nel Febbraio 2010 ha effettuato Stage in Endoscopia Digestiva presso la Wolfosn Unit, diretta da Dr Brian Saunders, al Northwick Park & St Mark’s Hospitals. Dal 2010 al 2014 ha rivestito il ruolo di facilitatore della formazione presso l’UO di Endoscopia Digestiva dell'Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia, dove lavora dal luglio 2011 come dirigente medico. Nell'aprile 2012ha conseguito Premio per il miglior contributo scientifico della sessione Endoscopia Generale nel corso del 18° Congresso Nazionale delle Malattie Digestive. Dal dicembre 2011 al marzo 2016 ha svolto e quindi conseguito Dottorato di ricerca in Fisiopatologia della nutrizione e del metabolismo presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Negli anni ha partecipato in veste di clinical investigator di vari sperimentazioni scientifiche e dal 2016 sperimentatore principale per l'Ospedale Fondazione Poliambulanza per vari studi scientifici internazionali nell'ambito delle malattie infiammatorie croniche dell'intestino. Dal 2015 Membro del Consiglio Direttivo della “Società scientifica dei giovani gastroenterologi endoscopisti italiani” (AGGEI).

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