"Intervento di conizzazione: quali complicazioni"
Ho 30 anni e alla biopsia è risultato H-sil CIN3 che necessita di conizzazione. Sono davvero terrorizzata in quanto ho letto di troppe esperienze negative in seguito a questo intervento e volevo da lei maggiori delucitazioni in merito. Non vorrei che questo tipo di intervento mi precludesse la possibilità di diventare mamma o anche solo maggiori complicazioni per rimanere incinta. Se provassi a rimanere incinta prima di fare l'intervento? Da CIN 3 al tumore vero e proprio, statisticamente quanto tempo potrebbe passare?
Risponde: Arisi Emilio - Ginecologo
Il CIN 3 è un tumore in situ del collo dell’utero la cui possibile evoluzione verso un tumore invasivo è tutta da discutere, e dipende in ogni caso dalla aggressività del ceppo o dei ceppi di HPV interessato/i alla lesione. In media i tempi tecnici della trasformazione in un tumore invasivo sono di alcuni anni, ma vi possono essere eccezioni. Le complicazioni dell’intervento di conizzazione, che oggi si esegue più spesso con l’ansa diatermica, sono modeste, anche rispetto al futuro riproduttivo. Molto più notevoli possono essere le complicazioni se la conizzazione viene eseguita a lama fredda, cioè con un bisturi, perché in questo caso i meccanismi di cicatrizzazione del collo uterino possono non essere regolari. In una condizione sanitaria ben controllata non si può escludere la possibilità di ricercare una gravidanza prima di procedere all’intervento. Sempre che la donna sia consapevole che l’evoluzione della patologia può anche essere atipicamente veloce, da un lato, e dall’altro che non si può sapere dopo quanto tempo la gravidanza venga.