Gelato buono e sano, con misura


Sì, sostituire il pasto di mezzogiorno o la merenda con un gelato si può, anche se si è a dieta. E non si tratta di un peccato di gola, ma di una scelta alimentare sana. A patto, però…

Il gelato come sostitutivo del pasto è ammesso, a patto di considerarla un’eccezione e non la regola, di non eccedere nelle quantità, di indirizzarsi verso i gusti “giusti” e di inserire il gelato nel contesto di un regime alimentare complessivamente bilanciato.

Per tutti i gusti

Il gelato è spesso considerato un alimento ipercalorico e, per questa, ragione evitato o consumato con un certo senso di colpa, non soltanto da chi vuole dimagrire. In realtà, questo è vero soltanto in parte.

I gusti alle creme, dal fiordilatte al cioccolato extra noir, specie se arricchiti di ingredienti aggiuntivi quali frutta secca, biscotti sbriciolati, meringhe, sciroppi o topping di vario tipo, sono indiscutibilmente off limits per chi vuole tenere a bada l’ago della bilancia, ma soprattutto per chi non può assumere troppi zuccheri, grassi e colesterolo per ragioni di salute.

Gli ingredienti base di queste formulazioni sono, infatti, latte, uova, zucchero o miele, panna o altri grassi di origine animale: tutti componenti altamente energetici, che andrebbero consumati con parsimonia anche da chi non ha problemi di peso.

I gelati alla frutta, invece, possono essere molto più leggeri, soprattutto quando assumono la forma del sorbetto, privo di latte.

In questo caso, il contributo maggiore in termini di calorie è dato dagli zuccheri semplici, mentre grassi e colesterolo sono praticamente assenti.

Ciò fa sì che, per esempio, 100 grammi di gelato alla fragola apportino
in media 150-170 Kcal, contro le 250-300 Kcal di un gusto panna o bacio.

Vediamo qual è l'apporto di calorie di altri tipi di gelato.

Biscotto con crema, zabaione e
cioccolato
271 Kcal
Brioche con gelato 237 Kcal
Sorbetto al limone 132 Kcal
Stecca ricoperta di sorbetto 101 Kcal
Coppa al caffè   196 Kcal

Tra pranzo e cena

Naturalmente, il profilo nutrizionale dei vari gusti è diverso anche per altri aspetti. Così, se un gelato alla crema, ricco non soltanto di calorie, ma anche di principi importanti come proteine, calcio, fosforo, vitamine A e del gruppo B, può essere considerato un reale sostitutivo del pranzo (soprattutto se abbinato a una macedonia o a un’insalata), quello alla frutta è più indicato come merenda o a completamento di un pasto a base di proteine e verdure.

Se si decide di pranzare “soltanto” con un gelato, però, non ci si deve sentire autorizzati a eccedere con la quantità: 80-120 grammi, pari a una coppetta media o grande, sono un limite che non andrebbe superato, a prescindere dal gusto scelto.

Per assicurarsi un apporto di nutrienti bilanciato nell’arco della giornata, inoltre, la composizione della cena deve essere individuata in modo complementare.

Quindi, per esempio, dopo una macedonia con 100 g di gelato alla panna a mezzogiorno sono indicati un petto di pollo ai ferri con insalata e poco riso o pane, ma non gli spaghetti alla carbonara o la pizza ai quattro formaggi.

Artigianale è meglio?

Sul piano della consistenza, della cremosità e delle sfumature di sapore non c’è dubbio: il gelato artigianale, preparato come si deve e a partire da materie prime di qualità, non ha pari. E, con le medesime premesse, si può dire lo stesso, sul fronte nutrizionale.

Il problema è che non tutte le gelaterie sono “puriste” del prodotto e della tecnica, proponendo talvolta gelati estremamente invitanti, ma preparati a partire da miscele liofilizzate (ricche dal punto di vista delle calorie, ma nutrizionalmente povere), oppure prodotti non garantiti al 100% sotto il profilo igienico.

Per essere certi di consumare un gelato di qualità, sicuro e sano, meglio affidarsi a gelaterie artigianali certificate, magari “bio”, che dichiarino chiaramente la provenienza degli ingredienti e le tecniche di preparazione utilizzate.

Decisamente più standardizzato sul piano produttivo, ma anche molto meno entusiasmante dal punto di vista organolettico, il variegato universo dei gelati confezionati.

In termini nutrizionali, questi preparati presentano il relativo vantaggio di avere un tenore di grassi (e calorie) leggermente inferiore, a parità di tipologia.

Ma l’importante è controllare di contenere principalmente grassi vegetali idrogenati di tipo trans, particolarmente dannosi per la salute cardiovascolare; nonché addensanti, coloranti, conservanti e additivi vari di cui, potendo, sarebbe preferibile fare a meno.

Rosanna Feroldi
Rosanna Feroldi
Da adolescente le avevano detto di fare il liceo classico e ha scelto lo scientifico. Alla maturità, le hanno detto di iscriversi Lettere e Filosofia e ha puntato su Biologia. Dopo laurea e tirocinio, al dottorato in elettrofisiologia ha preferito un corso di comunicazione e giornalismo scientifico della Facoltà di Farmacia - Università Statale di Milano. Insomma, non è il tipo che si lascia convincere facilmente. Da lì, è iniziato, più per gioco che per scelta, un percorso professionale che continua con soddisfazione da quasi vent'anni, passando da attività di consulente per la comunicazione su salute e stili di vita sani per il Progetto Città sane - Comune di Milano alla proficua collaborazione con la Fondazione San Raffaele di Milano, dove per 13 anni si è occupata di realizzare il magazine dell'Ospedale San Raffaele destinato ai pazienti e materiale divulgativo distribuito nell'ambito di campagne di sensibilizzazione, nonché di supportare l'attività di ufficio stampa. Contemporaneamente, entusiasta, mai stanca ed esagerando anche un po', ha interagito con numerose realtà editoriali come giornalista scientifica e medical writer, realizzando contenuti per riviste dirette al pubblico, ai medici e ai farmacisti. Il sopravvento del web ha cambiato molte cose, ma non l'ha indotta a desistere. Così, eccola ora alle prese prevalentemente con progetti editoriali online e attività di comunicazione/reportistica medico-scientifica nelle aree cliniche più disparate. A volte, si chiede come abbia fatto, altre come continuerà. The show must go on.

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