Le malattie del fegato rimangono silenti, ovvero senza che alcun sintomo ne riveli la presenza, per moltissimo tempo. Di solito, quindi, ci si accorge di avere una patologia epatica quando questa si è instaurata ormai da molto tempo e, quindi, è più difficile da curare. Mario Rizzetto, professore incaricato di gastroenterologia all'Università di Torino ed epatologo all'ospedale Molinette della medesima città, ci illustra l'importanza della diagnosi precoce, quali sono gli esami ai quali è bene sottoporsi, con quali cadenza e chi dovrebbe fare i controlli della funzionalità del fegato con maggiore frequenza.