Extrasistoli ventricolari e ablazione

DOMANDA

Sono una 37enne con problemi di extrasistolia ventricolare da un paio d'anni. Dopo varie visite e una RM cardiaca negativa qualche giorno fa mi è stato refertata una extrasistolia ventricolare monomorfa a partenza dell'infundibolo del ventricolo destro, anche ripetitiva, discretamente controllata con basse dosi di betabloccante, con intervallo QTc ai limiti superiori della norma. Assenti segni clinici di cardiopatia strutturale. Si propone ricovero per ablazione del focus extrasistolico a livello dell'infundibolo del ventricolo destro. Effettuare l'ablazione può essere risolutivo? In caso contrario, quali possono essere altre alternative? Mi hanno parlato di intervento mininvasivo, ma quali sono i rischi?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Claudio Panciroli, Cardiologo

Per dare una opinione sul caso specifico dovrei avere un ecg con le extrasistoli da vedere. In generale, nei casi di aritmie benigne come la sua (come suggerirebbe la sede, l'assenza di cardiopatia di base e di segni clinici che indichino una evoluzione in cardiomiopatia dilatativa o cardiopatie degenerative) nella mia personale esperienza non ho mai documentato aritmie o evoluzione pericolosa di tale aritmie. Penso quindi che l'ablazione di singole extrasistoli, anche se ripetitive, ma mai tachicardie ventricolari, possa essere eccessiva, come pure l'intervento mininvasivo, mentre ritengo sufficiente, in questi casi di patologia assolutamente benigna, il trattamento con betabloccante.

Claudio Panciroli
Cardiologo
Dal 1985 esercita la professione presso l’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi, in USS Interdipartimentale di Emodinamica di cui è responsabile e in USC di Cardiologia e, privatamente, in ambulatorio.
Laureato e specializzato presso l’Università degli studi di Pavia, dal 1996 si occupa principalmente di emodinamica e dal 2001 anche di interventistica coronarica.
Ha frequentato negli anni, per studio, i seguenti reparti ospedalieri: CNR Fisiologia Clinica di Pisa, Centro Medico di Montescano, Cardiologia di Trieste, Centro Trapianti di Milano Niguarda Cardiologia, l’emodinamica di Cittadella (PD), l’emodinamica di Legnano, l’emodinamica di Pavia (consecutivamente per 5 anni in comando periodico), l’emodinamica HSR Milano occupandosi di Angina di Prinzmetal ed aritmie ischemiche, scompenso cardiaco, sindromi coronariche acute, IMA.
Ha ricoperto diversi incarichi pubblici, tra i quali: Ufficiale Medico con incarico di Dirigente del Servizio Sanitario, Direttore sanitario provinciale CRI Lodi, VicePresidente CRI Lodi, Presidente Lega Navale Italiana sez. Lodi, Insegnante scuola infermieri AO Lodi.
È autore e coautore di 153 pubblicazioni scientifiche tra articoli ed abstracts su riviste cardiologiche nazionali ed internazionali; è stato relatore a 34 congressi/convegni nazionali ed a 10 congressi di cardiologia internazionali.
Ha eseguito diversi studi clinici policentrici; ora sono in corso o appena conclusi cinque studi clinici policentrici per l’emodinamica (Early ACS, Cactus, Patogenesi della trombosi acuta nell’IMA, Apical Balloning, BLINK)

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