Esami del sangue: cosa indicano?


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Con un semplice prelievo di sangue è possibile ottenere molte informazioni sul nostro stato di salute.

Se letti singolarmente, non sempre i valori degli esami del sangue dicono qualcosa. Possono essere invece molto utili se interpretati nel loro insieme e in relazione alle condizioni di salute, agli eventuali sintomi e all’età del paziente.

Attenzione però, perché non sempre tutti i laboratori utilizzano unità di misura, intervalli di normalità e metodiche di analisi uguali fra loro. Perciò, occorre sempre controllare con cura tutti i dati riportarti sul referto, soprattutto nel caso in cui uno stesso esame non venga ripetuto nello stesso laboratorio di analisi. E naturalmente, è necessario chiedere sempre il consulto del proprio medico di famiglia.

Vediamo insieme quali sono gli esami eseguiti più di frequente.

Emocromo

L’emocromo è uno degli esami del sangue più comuni, in quanto con un semplice prelievo consente di ottenere numerose informazioni sulle diverse cellule presenti nel sangue.

In genere l’emocromo comprende la misurazione di:

  1. ematocrito, ovvero il rapporto tra la parte corpuscolata del sangue, costituita soprattutto da globuli rossi, e la parte liquida del sangue, ovvero il plasma
  2. emoglobina, proteina presente nei globuli rossi, deputata al trasporto dell’ossigeno
  3. globuli rossi
  4. volume medio corpuscolare dei globuli rossi
  5. contenuto medio di emoglobina dei globuli rossi (MCH)
  6. concentrazione media di emoglobina dei globuli rossi (MCHC)
  7. distribuzione del volume dei globuli rossi (RDW)
  8. globuli bianchi (o leucociti), che vengono distinti in neutrofili, linfociti, monociti, eosinofili, basofili
  9. piastrine, importanti per il processo di coagulazione del sangue.

Glicemia

I valori della glicemia indicano la concentrazione di zuccheri nel sangue, un indicatore molto importante per la diagnosi di diabete o per l’ottimizzazione della terapia in pazienti diabetici.

Per la valutazione della glicemia il prelievo di sangue deve essere effettuato al mattino a digiuno. In caso di alterazioni è possibile eseguire esami di approfondimento, come la curva di carico glicemico.

Colesterolo

Il colesterolo appartiene alla famiglia dei grassi: viene prodotto in gran parte dall’organismo, ma può essere introdotto anche dall’esterno attraverso l’alimentazione.

Se presente in quantità fisiologiche è indispensabile per il buon funzionamento dell’organismo, ma quando i suoi livelli nel sangue sono troppo elevati può essere pericoloso per la salute in quanto aumenta il rischio di malattie cardiovascolari.

Per una valutazione corretta dei valori ematici di colesterolo è bene distinguere fra:

  • colesterolo totale
  • colesterolo LDL, ovvero il cosiddetto colesterolo "cattivo" che si accumula a livello delle arterie, favorendo il processo di aterosclerosi
  • colesterolo HDL, chiamato anche colesterolo “buono”, in quanto rappresenta il colesterolo che viene rimosso dalle arterie per essere riportato nel fegato.

Transaminasi

Tra gli esami che possono dare indicazioni sullo stato di salute del fegato, i più comuni valutano i livelli di alcune transaminasi, enzimi coinvolti nel metabolismo di aminoacidi e nella sintesi del glucosio.

A fornire maggiori informazioni circa la funzionalità del fegato sono le aspartato transaminasi (AST) e le alanina transaminasi (ALT), il cui aumento nel sangue può essere indice di un danno epatico.

Oltre a valutare singolarmente i livelli ematici di AST e ALT, è importante anche confrontarli fra loro: per esempio, in caso di epatiti acute virali, tossiche o indotte da sostanze diverse dell'alcol si osserva un aumento paragonabile di entrambi gli enzimi, mentre se i livelli delle AST sono più elevati di quelli delle ALT è possibile che si tratti di epatite cronica, cirrosi o epatite associata all'alcol.

Creatinina e azotemia

Tra gli esami più richiesti per valutare la funzionalità renale ricordiamo il dosaggio della creatinina e dell’azotemia (ovvero la concentrazione ematica dell’azoto non proteico, prodotto di scarto del metabolismo delle proteine).

In condizioni fisiologiche sia la creatinina, che deriva dal metabolismo del tessuto muscolare, sia l’azoto non proteico vengono eliminati con le urine; un loro accumulo nel sangue oltre i livelli fisiologici indica quindi che i reni non stanno funzionando a dovere.

Cesare Betti
Cesare Betti
Nato a Milano, città in cui risiede, si è laureato in medicina e chirurgia all’Università degli Studi di Milano, svolgendo la professione di medico per un breve periodo di tempo all’ospedale San Giuseppe di Milano, nel reparto di medicina e chirurgia.Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal giugno 1991, ha iniziato a lavorare come giornalista presso una redazione di riviste mediche per circa tre anni, dove si è occupato della stesura e della traduzione di articoli e di report da congressi medici.Attualmente collabora da diversi anni come free-lance con siti internet e con alcune riviste rivolte sia al pubblico sia ai farmacisti, scrivendo articoli di medicina e di salute. Inoltre, data la conoscenza in campo medico, collabora alla stesura di cartelle stampa, monografie su farmaci e report da congressi medici.Oltre a scrivere, nel tempo libero ascolta musica (soprattutto classica e lirica), adora il cinema e il teatro e non disdegna di passare qualche serata in un buon ristorante.

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