Disfunzione erettile da inquadrare

DOMANDA

Soffro da qualche anno di disfunzione erettile: le ultime analisi che ho fatto mi dicono che ho valori bassi di testosterone libero e di DHT mentre l'FSH e il paratormone sono alti e il testosterone è nella norma. Dove sono andato mi fanno capire che la mia DE è di natura psicologica. Mi può spiegare, per favore, come mai i valori suddetti sono fuori range ? Mi hanno dato da prendere vardenafil e avanafil al momento del bisogno, ma è come prendere dell'acqua fresca!

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Mario Maggi, Andrologo e sessuologo

La disfunzione erettile è un sintomo che impone un corretto inquadramento medico per evitare di mancare una diagnosi importante per la salute del paziente. Determinante, dunque, risulta la raccolta delle notizie cliniche relative a malattie (pregresse o attuali), eventuali terapie farmacologiche, valutazione dello stile di vita. Successivamente si procederà alla visita medica che sebbene sia centrata sul sistema urinario e genitale (valutazione dei testicoli e delle altre strutture contenute nel sacco scrotale, valutazione prostatica ecc.) non deve trascurare una valutazione più generale (determinazione di pressione arteriosa, frequenza cardiaca, circonferenza vita, peso corporeo ecc.). Completano l’indagine la valutazione di laboratorio (metabolica e ormonale), strumentale (ecografia del pene, prove neurofisiologiche ecc.) e l’esclusione di eventuali condizioni psicopatologiche personali o relative alla relazione con il/la partner.
Completata la raccolta delle informazioni è solitamente possibile porre una diagnosi e mirare la terapia sul problema/i più rilevanti. Seppur con i notevoli limiti relativi all'incompletezza degli esami da lei riportati è ipotizzabile un’alterazione della funzione testicolare che tuttavia richiede una correlazione con i dati clinici e strumentali suddetti. L’aumento dei livelli di paratormone depone inoltre per un’alterazione del metabolismo del calcio e del fosforo che richiede un’inquadramento in ambito specialistico endocrinologico. Le consiglierei, pertanto, una valutazione specialistica presso endocrinologo-andrologo al fine di poter effettuare una valutazione complessiva e trovare finalmente una soluzione al suo problema.

Mario Maggi
Andrologo e sessuologo
Dal 2000 è Professore Ordinario di Endocrinologia, Facoltà di Medicina, Università di Firenze.
Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Firenze, si è specializzato in Endocrinologia nella stessa Università. Tra il 1985 e il 1986 è stato Ricercatore ospite presso il Laboratory of Theoretycal and Physical Biology, NICHD dell’NIH, a Bethesda (Usa) e dal 1986 al 1990 ha lavorato come Medico specialista presso l’Unità di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Dal 1992 al 1994 ha ricoperto il ruolo di Professore di Endocrinologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Pisa e dal 1992 al 2004 presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Nel 1993 è stato Assistente Medico presso l’unità di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Careggi e dal 1993 al 2000 Aiuto Medico, Dirigente I Livello presso l’Unità di Andrologia della medesima Azienda. Dal 1993 al 2004 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Ostetricia e Ginecologia, Università di Firenze e da 1996 al 2000 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia, Università di Brescia. Dal 2005 è Direttore S.O.D. Medicina della Sessualità e Andrologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze.
Ha al suo attivo più di 240 pubblicazioni, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, la redazione di capitoli inerenti la riproduzione umana e la medicina della sessualità su svariati libri e diverse relazioni a congressi nazionali e internazionali.
Da anni si occupa di Andrologia e Medicina della sessualità (http://www.andrological.org/ http://www.ilmiodono.it/it/organizzazioni/?id_organizzazione=84).
È Editor associato per il “Journal of Sexual Medicine” e l’“Acta Physiologica Scandinava” ed è nel Board scientifico dell’“International Journal of Endocrinology”.
È membro di numerose società scientifiche, quali Endocrine Society; European Academy of Andrology; European Society for Sexual Medicine; Società Italiana di Endocrinologia; Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità; Società Italiana Sessuologia Scientifica. Dal 2010 è segretario della European Academy of Andrology e coordina l’attività regionale della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. È chairman del Comitato di Endocrinologia delle disfunzioni sessuali maschili del ISSM Standard's Committee.

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