Dieta del sondino

DOMANDA

In questi giorni ho sentito molto parlare in tv della diete del sondino. Il mio peso è di 67 kg e vorrei arrivare a pesare 57/58 kg. Dato che io, nonostante faccia una dieta non riesco a dimagrire a causa della mia troppa fame, lei mi consiglia di fare questo tipo di "dieta"?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Patrizia Maria Gatti, Specialista in Scienza dell’Alimentazione

La dieta del sondino, è un metodo di dimagrimento rapido che è diventato famoso perché adottato da dive del mondo dello spettacolo, ma in realtà è una tecnica aggressiva studiata per curare l’obesità grave e resistente a qualsiasi trattamento. Si basa sull'inserimento di un tubicino nasogastrico per 10 giorni durante i quali l’alimentazione consiste nell’introduzione (solo dal tubicino) di soli liquidi contenenti una percentuale di proteine molto elevata e superiore a quella raccomandata. Così si perdono almeno 10 chili. Dopo 10 giorni, però, il sondino viene rimosso e si deve seguire una dieta molto controllata per un massimo di 20 giorni, cercando di mantenere i risultati raggiunti. Però va ricordato che cuore e reni sono fortemente esposti a rischio per l’elevata percentuale di proteine contenuta nel liquido da introdurre col sondino. Ma non è tutto! Il problema più grave è che non se ne conoscono ancora tutti i possibili effetti e quindi questa dieta è un modo per dimagrire potenzialmente molto pericoloso. Senza dimenticare che il dimagrimento troppo rapido potrebbe portare a riprendere subito i chili persi, e anche di più. Comunque, entro la fine dell’estate, il Consiglio Superiore di Sanità deve dare un suo parere, valutando se la dieta del sondino è pericolosa, se e quanto è valida e chi può seguirla.
Il mio parere personale? Io non consiglierei questa dieta neppure a un obeso grave, e non solo per i rischi che si corrono durante il trattamento, ma anche per le conseguenze del dopo trattamento. In ogni caso le diete dimagranti sbilanciate e fatte per perdere peso rapidamente, non sono consigliabili a nessuno, ancor peggio se si tratta di giovani donne.

Patrizia Maria Gatti
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.

Attualmente lavora come libero professionista: svolge attività privata come medico specialista e come author and medical editor multimedia communication. È autore di numerose pubblicazioni in: ricerca clinica, ricerca scientifica di base, biochimica nutrizionale e delle malattie legate alla nutrizione (diabete, obesità, dislipidemie, aterosclerosi). Ha al suo attivo numerose partecipazioni in qualità di docente e/o di relatore a convegni e corsi di educazione nutrizionale per la popolazione generale e per le scuole e a congressi nazionali e internazionali. Possiede oltre 10 anni di esperienza nella comunicazione multimediale salute, medicina e nutrizione.

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