Dieta che faccia dimagrire solo nella parte inferiore del corpo

DOMANDA

Non mi lamento tanto del mio peso, quanto del grasso distribuito male (su pancia
e fianchi) è ho assunto sempre di più la famosa forma "a pera". Avrei bisogno di una dieta adatta che non mi faccia perdere peso nella zona superiore (soprattutto il
seno). E poi vorrei sapere se faccio bene ad iscrivermi in questi nuovi centri di dimagrimento.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Patrizia Maria Gatti, Specialista in Scienza dell’Alimentazione

La struttura corporea delle donne mediterranee è caratterizzata dal cosiddetto modello ginoide (tipico nelle donne), conosciuto popolarmente come forma “a pera”. Ovvero la parte superiore del corpo appare abbastanza ridotta rispetto ai fianchi, alle cosce e ai glutei che, invece, mostrano accumuli di grasso. Così, quando si cala di peso, è più difficile perdere centimetri su fianchi, glutei e cosce ed è possibile notare l’instaurarsi della cellulite. Questo avviene sia perché nella regione delle cosce vi è un numero maggiore di “interruttori” (recettori) che permettono alla cellula adiposa di assorbire più grassi, sia per gli estrogeni (ormoni prevalenti femminili) che nel periodo premestruale provocano anche un maggior accumulo di liquidi nella zona dei fianchi. Va ricordato che, a parità di circonferenza della vita, l’uomo accumula grasso nella zona viscerale – fattore maggiormente correlato al rischio di malattie cardiovascolari – mentre la donna tende ad avere una maggiore quantità di tessuto adiposo sottocutaneo (sotto il primo strato della pelle). Dunque è giusto curare l’alimentazione e fare regolare attività fisica mirata, senza dimenticare di bere molta acqua per eliminare i liquidi ritenuti (nella stagione più calda almeno 2 litri al giorno) e anche ridurre il sale da cucina (sodio) a vantaggio del potassio che è contenuto in fagioli, lenticchie, piselli, spinaci, coste, finocchi, patate, pomodoro, asparagi, ananas, melone e uva, albicocche, arachidi, fichi secchi, mandorle, noci, nocciole e pinoli, carote, sogliola, trota, prosciutto, coniglio, maiale, manzo. Se il sovrappeso è lieve può bastare, se invece i chili di troppo sono molti è necessario affidarsi agli esperti con l’aiuto del proprio medico. Nulla in contrario ai centri specializzati per dimagrire dove si può fare anche attività fisica controllata, purché siano certificati e con la supervisione di almeno un medico, meglio se specialista in dietologia o in medicina sportiva.

Patrizia Maria Gatti
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.

Attualmente lavora come libero professionista: svolge attività privata come medico specialista e come author and medical editor multimedia communication. È autore di numerose pubblicazioni in: ricerca clinica, ricerca scientifica di base, biochimica nutrizionale e delle malattie legate alla nutrizione (diabete, obesità, dislipidemie, aterosclerosi). Ha al suo attivo numerose partecipazioni in qualità di docente e/o di relatore a convegni e corsi di educazione nutrizionale per la popolazione generale e per le scuole e a congressi nazionali e internazionali. Possiede oltre 10 anni di esperienza nella comunicazione multimediale salute, medicina e nutrizione.

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