"Celiachia non trattata in gravidanza e rischi per il feto "
Sono alla 16a settimana di gravidanza e non è possibile quindi una diagnosi certa di celiachia. Ho iniziato gli accertamenti per celiachia per una sideropenia che ho da quasi 30 anni, poi ho scoperto che l'intolleranza comporta anche ipotiroidismo, che io ho. Gli esami degli anticorpi anti-transglutaminasi sono negativi, è risultato positivo solo il DQ8, ma la gastroenterologa mi ha messo a dieta senza glutine ferrea, fino a fine gravidanza, per un eventuale rischio di aborto. I rischi sulla gravidanza sono solo supposti o ci sono dati certi? Cosa potrebbe succedere se due volte al mese mangio il glutine?
È nota in letteratura una chiara correlazione tra celiachia non diagnosticata e aumento degli aborti spontanei. Normalmente la percentuale di aborto spontaneo è del 10 per cento, se una donna è però affetta da celiachia e non tratta la patologia, quindi non segue una dieta priva di glutine, può arrivare a un rischio vicino al 20 per cento. Durante la gestazione l'apporto di sostanze nutritive è particolarmente importante per la buona salute del feto, una celiachia non curata in maniera adeguata può influire in maniera considerevole in questo processo aumentando il rischio di aborto e malformazioni congenite. La dieta senza glutine deve essere ferrea per poter essere una terapia adeguata, anche se c’è solo una minima possibilità che lei sia celiaca, e nonostante questa non sia ancora accertata, tenga conto dei rischi a cui va incontro.
Ha risposto Mazzocchi Samanta