Celiachia e tiroide

DOMANDA

Vorrei sapere se una forma grave di allergia/intolleranza al glutine può dar luogo a sintomi di ipertiroidismo o ipotiroidismo. Sono una donna di più di 50 anni, e avendo altri fattori concomitanti legati all'età che confondono il quadro, mi chiedevo se questa possibilità sia verosimile. Premetto che mi sono state diagnosticate allergie/intolleranze a svariate sostanze ed alimenti, sin dalla giovane età. Nel caso ritenga che sia necessario approfondire, quali ulteriori passi suggerirebbe? Le visite del medico curante e gli esami di routine non hanno evidenziato nulla di significativo.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Carlo Petruzzellis, Gastroenterologo

Se lei è affetta da celiachia, innanzitutto non esiste una forma più lieve o più grave. Esistono numerose evidenze che nei celiaci si ha una maggiore probabilità di disfunzioni tiroidee; la malattia gastroenterologica non rappresenta però la causa, bensì una condizione clinica che più frequentemente si accompagna con quadri di ipo-ipertiroidismo. Cosa fare per diagnosticarle? Effettuare la sierologia per la celiachia ed il dosaggio degli ormoni tiroidei (TSH, fT3, fT4).

Carlo Petruzzellis
Gastroenterologo
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2005 presso l’Università degli Studi di Messina, prestando opera come studente frequentatore e quindi come tesista in reparto di epatologia della stessa università. Borsista per un anno presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma (Policlinico A. Gemelli) quindi specializzando presso questa struttura in collaborazione con l'Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia. Negli anni della specializzazione, conseguita a luglio del 2011, si è occupato prevalentemente di endoscopia e di malattie infiammatorie croniche dell'intestino. Nel Febbraio 2010 ha effettuato Stage in Endoscopia Digestiva presso la Wolfosn Unit, diretta da Dr Brian Saunders, al Northwick Park & St Mark’s Hospitals. Dal 2010 al 2014 ha rivestito il ruolo di facilitatore della formazione presso l’UO di Endoscopia Digestiva dell'Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia, dove lavora dal luglio 2011 come dirigente medico. Nell'aprile 2012ha conseguito Premio per il miglior contributo scientifico della sessione Endoscopia Generale nel corso del 18° Congresso Nazionale delle Malattie Digestive. Dal dicembre 2011 al marzo 2016 ha svolto e quindi conseguito Dottorato di ricerca in Fisiopatologia della nutrizione e del metabolismo presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Negli anni ha partecipato in veste di clinical investigator di vari sperimentazioni scientifiche e dal 2016 sperimentatore principale per l'Ospedale Fondazione Poliambulanza per vari studi scientifici internazionali nell'ambito delle malattie infiammatorie croniche dell'intestino. Dal 2015 Membro del Consiglio Direttivo della “Società scientifica dei giovani gastroenterologi endoscopisti italiani” (AGGEI).

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