Bruciore intimo
Bruciore vaginale
Ho un forte bruciore e dolore vaginale. Ho usato un detergente intimo e amuchina ma non passa. Cosa posso fare?
Le lavande vaginali vanno fatte come supporto a una terapia locale intravaginale mirata, che va possibilmente fatta dopo una diagnosi precisa del germe/batterio/ fungo incriminato. La vagina è un complesso e sensibile ecosistema con decine di batteri che vivono in equilibrio: batteri "buoni" come i lactobacilli (i principali componenti della flora batterica vaginale) e microrganismi potenzialmente aggressivi come la Candida albicans. Quando questo equilibrio si rompe, vengono disturbi (prurito, bruciore, perdite vaginali abbondanti, maleodoranti eccetera).
Un intervento in caso di sintomatologia acuta con una lavanda non è sempre opportuno, se non è guidato da un razionale clinico. Spesso in questo periodo estivo i disturbi sono legati a infezioni da funghi candida e basta ridurre al minimo gli agenti irritanti. Ad esempio, è bene lasciare la zona libera dagli indumenti intimi, che quando usati non devono essere stretti, devono essere di cotone, e non di tessuti sintetici né colorati; talora basta poggiare lì del ghiaccio, che abbassando la temperatura impedisce la moltiplicazione della candida e contribuisce ad alleviare il fastidio, o in alternativa fare un semicupio (cioè immergere la zona genitale) in acqua fresca. Comunque una terapia fatta a caso quasi mai risolve il problema. È quindi consigliabile al più presto una visita presso il suo medico di fiducia.
Bruciori intimi
Da più o meno 5 giorni ho un forte bruciore intimo, specie durante i rapporti, inoltre ho notato che c’è la mancanza di muco. Ho avuto, qualche tempo fa, un paio di volte, la cistite, ma i sintomi erano completamente differenti. Ho un ritardo di una settimana circa, ma ho comunque i sintomi che il ciclo dovrebbe arrivarmi... Si tratta probabilmente di una infiammazione da Candida, che merita un trattamento sintomatico con farmaci antimicotici (a base di clotrimazolo o simili). Bruciore, prurito, secchezza vaginale e irritazione vaginale vulvare che si "fa sentire" soprattutto durante i rapporti sessuali sono infatti segni tipici della candidosi vulvovaginale. La conferma, comunque, può arrivare solo da un esame pelvico, durante il quale lo specialista raccoglierà un piccolo campione delle secrezioni vaginali da esaminare al microscopio.
Bruciore vaginale durante il rapporto
Da quando ho cominciato ad avere rapporti sessuali non protetti con mio marito nella ricerca della gravidanza mi capita molto spesso di avvertire bruciore in vagina dopo la sua eiaculazione. Il bruciore dura circa un'ora. Ho provato ad avere rapporti senza contatto con lo sperma e ho avvertito molto meno il bruciore, però ammetto che in questo caso ero poco lubrificata. È possibile che sia allergica allo sperma? Premetto che non ho altri sintomi e dall'ultima visita ginecologica era tutto ok.
Le cause di un bruciore vaginale durante i rapporti possono essere varie. Il rapporto sessuale infatti è un fenomeno biologico complesso durante il quale si attivano organi e sistemi, ma anche ormoni, germi, secrezioni e, non ultime, emozioni. Vi possono essere infezioni genitali latenti che si scatenano durante e dopo i rapporti per il notevole transitorio aumento della temperatura locale. Vi sono modificazioni del pH vaginale (che, di norma, è un pH acido con valori compresi tra il 3,8 e il 4,2) indotte dal rapporto e dallo sperma, con ricadute a catena. Vi possono essere germi portati dal pene. Molte volte la causa è rappresentata da infezioni fungine. La situazione va comunque opportunamente rivalutata con un ginecologo per discriminare causa su causa, ed individuare un nemico, se esiste.
Bruciore e prurito ai genitali, cause
Da circa un mese e mezzo soffro, tra alti e bassi, di bruciore e senso di "formicolio" ai genitali esterni, compresa la zona tra apertura anale e vaginale. Dopo aver effettuato diverse terapie con creme, ovuli e detergenti ad azione antisettica, antimicotica, protettiva e rigenerativa, mi hanno sottoposta a due tamponi vaginali con esito negativo. Dato che i tamponi sono stati effettuati due giorni prima dell'arrivo delle mestruazioni, vorrei sapere se è necessario ripeterli, oppure se bisogna ricercare altri patogeni. Per giudicare una condizione di prurito, bruciore o simili disturbi persistenti a livello genitale, occorre effettuare una completa anamnesi della persona (età, problemi precedenti a questo livello, pregresse lacerazioni da parto, patologie generali dell’organismo come per esempio diabete, abitudini igieniche, tipo di tessuto degli indumenti intimi, ecc.) e osservare bene la zona. In particolare occorre osservare se vi sono o meno segni di infiammazione o di allergia e di che tipo sono. Va tenuto altresì presente che le cause di simili disturbi possono anche non essere di tipo ginecologico (dermatologiche, proctologiche ecc.). L’età certamente può condizionare gli ormoni (vale a dire i livelli di estrogeni prodotti) ed eventuali problemi ad essa collegati, inclusa la craurosi vulvare (un progressivo assottigliamento della cute e della mucosa vaginale che espone la vagina a processi infiammatori ricorrenti, ma non è comune in età giovanile). Gli indumenti intimi possono scatenare reazioni o allergie, e così l’uso del preservativo maschile (come è noto, per via del lattice, il materiale con cui viene realizzato). La presenza di emorroidi può determinare una catena di disturbi locali. Quindi la prima cosa da fare è una buona osservazione fatta da un ginecologo esperto di vulvoscopia-colposcopia, da cui potrà poi partire un eventuale ulteriore itinerario di indagini per arrivare alla diagnosi. E per ora non ripeterei nessun tampone.
Bruciore durante i rapporti, senza causa identificata
Sono circa 4 mesi che ho un bruciore intimo durante e dopo i rapporti (senza preservativo), già a gennaio ho fatto una visita e un tampone; dalla visita si ipotizzava un'infezione a causa della presenza di perdite che, però, il tampone non ha confermato. Anche le analisi delle urine per infezioni delle vie urinarie sono state negative. Sta di fatto che sono mesi che faccio delle cure locali, ma senza risultati. Anche il mio partner ha fatto varie analisi tra cui tampone e urinocoltura, risultate negative. Cosa posso fare?
È evidente che se un qualche disturbo c’è, ci sarà ovviamente anche una causa, la quale può non essere sempre facilmente individuabile, anche perché il laboratorio non riesce in tutti i casi a riprodurre l’ambiente biologico vaginale. Le cause più frequenti di questi disturbi sono delle infezioni da candida. In casi del genere è comunque opportuno ripartire dall’inizio con l’itinerario diagnostico e stabilire se si tratta di un'infezione di origine batterica (come nei casi di infezione da Gardnerella vaginalis o da Trichomonas vaginalis) o di un'infezione micotica.
Bruciore e nessun piacere sessuale
Ho un problema che ormai mi tormenta da un po’: ogni volta che provo a fare l’amore con l’uomo che amo non provo nessun piacere sessuale in niente, anzi la maggior parte delle volte provo bruciore e un po’ di dolore. Che controlli dovrei fare?
Il primo controllo da fare in queste situazioni è una visita ginecologica che escluda fenomeni infiammatori quali possibile causa di dolore e bruciore. Il successivo passaggio potrebbe essere quello di un colloquio con uno psicologo per verificare il razionale che sta dietro questo negarsi al piacere, rispetto al quale andranno indagate esperienze precedenti e loro risultati, caratteristiche del rapporto attuale e condizioni pratiche in cui viene vissuto, uso di farmaci o abitudini che possano interferire negativamente, stili di vita e tanto altro.
Bruciore e dolore alle prime penetrazioni
Vorrei chiederle alcune informazioni. Io ho 16 anni e sono vergine, ieri il mio ragazzo ha provato con l'introduzione di un dito, all'inizio andava bene poi ho cominciato a sentire bruciore. È normale alla mia età? Come posso evitare di sentire dolore?
È abbastanza normale che la penetrazione digitale della vagina in una donna vergine determini delle lacerazioni dell’imene con conseguente percezione di disturbi come dolore, bruciore, sanguinamento. Per non sentire disturbi, e in particolare per non sentire dolore, possono essere utilizzate delle creme lubrificanti o, addirittura, delle creme leggermente anestetiche.
Bruciore intimo dopo i rapporti
Volevo sapere come trattare un bruciore intimo dopo aver avuto un rapporto, non so sinceramente a cosa sia dovuto, probabilmente a un po' di secchezza. Mi è uscito anche un po' di sangue. Ho provato a mettere ossido di zinco per sfiammare, ma ogni volta che urino mi bruciano le piccole labbra e la giunzione che divide l'apparato genitale da quello escretore. Cosa posso fare affinchè mi passi il bruciore?
Un rapporto sessuale, anche nelle migliori condizioni, può essere anche un generoso trasbordo di germi ed un trauma locale. Le due cose si possono associare nel creare disequilibrio dell’ecosistema vaginale, determinando in tempi più o meno rapidi disturbi come prurito o bruciore vulvo-vaginale, talora anche sanguinamenti se la vagina non è ben lubrificata. Poichè il rapporto determina aumento della temperatura in un ambiente tipicamente caldo umido , l'infezione che più frequentemente si sviluppa a dare questi disturbi è la Candida (un fungo). In prima istanza può essere corretto indagare con un tampone la eventuale causa batterica o fungina e trattarla di conseguenza in modo mirato. La seconda cosa da fare è quella di migliorare la lubrificazione vaginale, con appositi prodotti facilmente acquistabili in farmacia. Ma non bisogna dimenticare altre cause che possono essere facilitate dall’età, da disequilibri ormonali, da pregressi traumi del parto, ed altro ancora.