Arnica o boswellia per dolori alle cartilagini

DOMANDA

Ho problemi alle cartilagini delle ginocchia che mi provocano dolori e difficoltà a deambulare. Un amico, per problemi analoghi, usa l'Arnica gel 90% e dice di trovarsi molto bene. Quello però è un prodotto per animani (cavalli). Può essere usato anche dagli uomini senza controindicazioni?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

Anzitutto attenzione che l'arnica non andrebbe presa per bocca, ma solo usata per via esterna, altrimenti potrebbe causare disturbi anche piuttosto gravi allo stomaco e al fegato. Le suggerisco invece di prendere la boswellia come estratto secco titolato in acidi boswellici al 65-70%, alla dose di circa 200 mg dopo pranzo e 200 mg dopo cena a stomaco quindi pieno. Questa pianta è infatti dotata di una buona azione antireumatica e antidolorifica. Deve continuare al cura cronicamente per almeno 3 mesi.

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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