Agopuntura, yoga, tè e tai chi in menopausa

Un aiuto per contrastare i sintomi e le complicanze della menopausa viene da Oriente. E non si tratta soltanto degli ormai celebri isoflavoni della soia, controparti vegetali degli ormoni femminili che da tempo aiutano milioni di donne in tutto il mondo a superare senza troppi traumi il fisiologico spegnersi della fertilità.

Negli ultimi anni, anche alcune pratiche tipiche della Medicina tradizionale cinese e della cultura orientale hanno dimostrato di esercitare effetti benefici contro alcuni dei principali fastidi che possono insorgere in questa fase della vita della donna, tanto naturale quanto problematica da affrontare, soprattutto nel periodo iniziale del climaterio.

Aghi per dormire meglio

Nei primi mesi della menopausa, insieme alle vampate, all’irritabilità, al nervosismo e al calo del tono dell’umore, possono comparire disturbi del sonno più o meno importanti che tendono ad aumentare il senso di stanchezza durante il giorno, riducendo ulteriormente il benessere psicofisico generale e la qualità di vita complessiva.

L’agopuntura sembra offrire una soluzione semplice, efficace e priva di effetti collaterali per questo tipo di problemi.

Non ci si deve aspettare miracoli, ma sulla scorta dei risultati favorevoli di alcuni studi clinici può valere la pena provare.

Tra gli ultimi dati pubblicati a sostegno dell’utilità dell’infissione degli aghi ci sono quelli ottenuti su 18 donne di età compresa tra 50 e 67 anni prive di ciclo mestruale da almeno un anno e con insonnia di recente insorgenza.

Dopo cinque settimane di trattamento, le donne sottoposte a un “vero” trattamento di agopuntura (ossia con aghi infissi ad adeguata profondità, nei punti di flusso dell’energia previsti dalla Medicina tradizionale cinese, per tempi ben definiti) hanno ottenuto un significativo miglioramento della quantità e della qualità del sonno rispetto al gruppo di controllo, sottoposto a un’infissione degli aghi “falsa”, ossia volutamente inefficace, utilizzata per valutare l’eventuale effetto placebo della procedura.

Oltre che direttamente testimoniato dalle donne trattate attraverso un questionario di valutazione specifico, il beneficio ottenuto sul sonno è stato verificato in modo oggettivo raccogliendo i tracciati polisonnografici durante la notte.

Relax e benessere dallo yoga

Lo yoga e altre tecniche di meditazione orientale che aiutano a stabilire una maggiore armonia tra mente e corpo sembrano essere particolarmente utili durante la menopausa, riuscendo a contrastare in modo più o meno consistente pressoché tutti i principali disagi associati al climaterio: dalle vampate alla depressione, dal nervosismo ai disturbi del sonno, fino ai dolori muscoloscheletrici.

In particolare, secondo una revisione dei 18 principali studi scientifici pubblicati sull’argomento si è visto che lo yoga è utile soprattutto per placare le vampate improvvise, migliorare il tono dell’umore e la qualità del riposo e alleviare indolenzimenti muscolari e articolari.

Il tai-chi, la respirazione guidata, le tecniche di rilassamento e la meditazione orientale sembrano, invece, alleviare i fastidi menopausali nel loro complesso e, in particolare, quelli di tipo vasomotorio, ossia sudorazioni e sbalzi pressori.

Tai chi e tè verde per le ossa

L’arrivo della menopausa è tipicamente accompagnato da impoverimento della massa ossea che, spesso, porta allo sviluppo di condizioni di osteopenia e osteoporosi.

Quando il deficit è significativo è indicato il ricorso alla terapia ormonale sostitutiva (HRT) oppure a trattamenti farmacologici specifici contro l’osteoporosi.

Nelle situazioni meno compromesse, il consiglio è puntare soprattutto sullo stile di vita, aumentando il consumo di latticini e acqua ricca di calcio, esponendosi al sole (con moderazione) per fare il pieno di vitamina D e praticando un po’ di attività fisica ogni giorno per stimolare positivamente il metabolismo osseo.

Il tai-chi e il tè verde possono rappresentare due rimedi complementari. Secondo i risultati di uno studio condotto presso l’Università del Texas (Stati Uniti) su 150 donne in postmenopausa con diverso grado di impoverimento osseo, l’assunzione di estratti di tè verde, associata a tre sedute settimanali di tai-chi di un’ora ciascuna, per un periodo di sei mesi, è in grado migliorare sensibilmente la qualità di vita e il benessere psicofisico generale, senza indurre effetti collaterali.

Di certo, non si tratta della soluzione universale all’osteopenia, ma se il potere antiossidante del tè verde e i movimenti lenti della disciplina cinese aiutano a sentirsi meglio, nulla vieta di provare.

Rosanna Feroldi
Rosanna Feroldi
Da adolescente le avevano detto di fare il liceo classico e ha scelto lo scientifico. Alla maturità, le hanno detto di iscriversi Lettere e Filosofia e ha puntato su Biologia. Dopo laurea e tirocinio, al dottorato in elettrofisiologia ha preferito un corso di comunicazione e giornalismo scientifico della Facoltà di Farmacia - Università Statale di Milano. Insomma, non è il tipo che si lascia convincere facilmente. Da lì, è iniziato, più per gioco che per scelta, un percorso professionale che continua con soddisfazione da quasi vent'anni, passando da attività di consulente per la comunicazione su salute e stili di vita sani per il Progetto Città sane - Comune di Milano alla proficua collaborazione con la Fondazione San Raffaele di Milano, dove per 13 anni si è occupata di realizzare il magazine dell'Ospedale San Raffaele destinato ai pazienti e materiale divulgativo distribuito nell'ambito di campagne di sensibilizzazione, nonché di supportare l'attività di ufficio stampa. Contemporaneamente, entusiasta, mai stanca ed esagerando anche un po', ha interagito con numerose realtà editoriali come giornalista scientifica e medical writer, realizzando contenuti per riviste dirette al pubblico, ai medici e ai farmacisti. Il sopravvento del web ha cambiato molte cose, ma non l'ha indotta a desistere. Così, eccola ora alle prese prevalentemente con progetti editoriali online e attività di comunicazione/reportistica medico-scientifica nelle aree cliniche più disparate. A volte, si chiede come abbia fatto, altre come continuerà. The show must go on.

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