"Afte ricorrenti"
Quali sono le cause delle afte continue? Come si curano?
Risponde: Pedone Maurizio - Odontoiatra
Il termine “afta” deriva dal greco e significa “pustola”. Consiste in una ulcerazione singola o multipla delle mucose del cavo orale a carattere episodico o ricorrente, che dopo alcuni giorni si riveste di fibrina e guarisce senza lasciare cicatrici. Solo nel caso di afte giganti può residuare un’area fibrotico-cicatriziale. In questo caso è importante una visita specialistica che escluda altre forme simili come presentazione, ma differenti per decorso e prognosi, come le malattie bullose del cavo orale (pemfigo, pemfigoide...). Non c’è ancora accordo in letteratura sulle esatte cause delle manifestazioni aftose, anche se frequentemente esse vengono associate a disordini dell’assorbimento alimentare, avitaminosi e stress fisico e/o psicologico e diminuzione delle difese immunitarie. Anche microtraumi da morsicamento o lo sfregamento con margini dentari o protesici ruvidi possono sostenerne la comparsa anche ripetuta. Alcuni pazienti riferiscono il presentarsi delle afte a seguito dell’assunzione di formaggi stagionati, noci o condimenti piccanti, cioccolato, glutine. Pertanto, in assenza di informazioni più specifiche, il consiglio è di adottare una dieta equilibrata con frutta e verdura abbondante, evitando irritanti locali come alcol e fumo, evitando cibi che hanno dimostrato in passato di poter essere correlati alla comparsa di episodi aftosi. Ma anche, ultima ma non ultima, una corretta e costante igiene domiciliare del cavo orale e periodiche visite con l’Odontoiatra e l’Igienista Dentale per la detrartrasi e il controllo degli irritanti locali (otturazioni da lucidare o da rifare, ganci protesici da modificare eccetera).