Acne, per sconfiggerla meglio inquadrare bene il problema

DOMANDA

Soffro di acne da 14 anni. Ho provato tutte le cure in commercio e assumo la pillola anticoncezionale da circa 10 anni, nonostante tutto ciò non ho ancora sconfitto questa malattia e all'età di 28 anni ho ancora parecchie pustole infiammate che rendono il mio viso sempre arrossato, impuro e caratterizzato da una secchezza cutanea. Vorrei sapere se è giusto continuare con la pillola o quali altre terapie al mondo di oggi sono valide per risolvere definitamente questo problema Ho sentito parlare di olio di pesce (per bocca) o altri integratori tipo lievito di birra, lei cosa ne pensa a riguardo?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Francesco Garonzi, Dermatologo

Statisticamente l'acne giovanile si risolve intorno ai 25 anni. Tuttavia le eccezioni non sono poche: si parla in questo caso di acne tardiva. Gli anticoncezionali orali non sono sempre efficaci: bisognerebbe sapere se sono state fatte indagini a livello ginecologico (esami ecografici, ad esempio). Data la varietà di rimedi disponibili, il trattamento dovrebbe essere personalizzato, per cui è necessaria una valutazione specialistica. Per quanto riguarda i prodotti classificati come integratori posso citare l’olio di semi di borragine (cicli di 2-3 mesi), lo Zinco, in varie formulazioni, o la curcuma, ma, ripeto, è necessaria una visita.

Francesco Garonzi
Dermatologo
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1976,presso l’università degli studi di Milano, consegue l'abilitazione all'esercizio della professione medica nel 1977. Consegue la specializzazione in Dermatologia e Venereologia presso l’Università degli Studi di Milano nel 1979.Da allora esercita la professione come specialista dermatologo.

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