Epatite

Che cos’è

L’epatite è un processo infiammatorio a carico del fegato che ne danneggia le cellule (epatociti). Può presentarsi in forma acuta o cronica.

L'epatite acuta ha un'insorgenza rapida, che evolve nel giro di pochi giorni o settimane con un decorso molto variabile. Se il numero di cellule epatiche coinvolte è ridotto, il fegato può recuperare una buona funzionalità.

Se l'infiammazione si estende a tutto l'organo può portare alla perdita totale delle sue funzioni.

L'epatite cronica si instaura successivamente a un episodio acuto e ha un andamento lento e talora progressivo.

Cause

All'origine dell'epatite possono esserci cause differenti. Esistono epatiti tossiche (avvelenamento da funghi, da sostanze chimiche, da farmaci), autoimmuni, granulomatose (a volte come complicanza del morbo di Crohn).

Ma in assoluto le più frequenti, sia nella forma acuta sia in quella cronica, sono le epatiti virali.

Sono note cinque forme di epatite virale.

Forma di epatite Virus patogeno Via di trasmissione
Epatite A Virus HAV La trasmissione avviene per via oro-fecale, ossia il virus si insinua nell’organismo mangiando cibo contaminato
Epatite B Virus HBV La trasmissione avviene attraverso i fluidi corporei, come il sangue e
lo sperma, oppure per via verticale da madre a figlio durante o subito
dopo il parto
Epatite C Virus HCV La trasmissione avviene principalmente attraverso il sangue, mentre il
contagio per via sessuale sembra essere meno efficiente che per l’HBV
Epatite D (Delta) È causata da un cosiddetto virus “satellite”, che richiede la presenza di un altro virus (spesso HBV) per potersi replicare La trasmissione avviene attraverso i fluidi corporei, come il sangue e
lo sperma, oppure per via verticale da madre a figlio durante o subito
dopo il parto
Epatite E Virus HEV La trasmissione avviene per via oro-fecale ed è estremamente rara in Italia

Per quanto riguarda il decorso, l'epatite A ha generalmente decorso benigno, anche se in rari casi può assumere una forma fulminante.

Dal 25 al 50 per cento dei casi di epatite fulminante un
tempo attribuiti al virus HBV, sono invece imputabili all'HDV.

L'epatite E ha un andamento esclusivamente acuto (non cronicizza). Simile all'epatite A, presenta
però una più elevata percentuale di forme fulminanti (fino al 12 per
cento).

Sintomi comuni

Malessere, nausea, dolori addominali sono i sintomi più comuni di tutte le forme di epatite.

Spesso, ma non sempre vi è ittero: nell'epatite A lo si osserva di frequente, ma non sono rare le forme asintomatiche; anche nell'epatite B, per lo più asintomatica, non sempre vi è ittero o febbre e il suo esordio è comunque vago e insidioso; nell'epatite C, anch'essa spesso asintomatica, l'ittero è presente solo in un terzo dei casi.

Complicazioni

Insufficienza epatica e atrofia giallo acuta. In seguito alla cronicizzazione si può sviluppare, in una percentuale variabile di pazienti, cirrosi epatica e/o tumore del fegato (epatocarcinoma).
L'epatite A e l'epatite E non cronicizzano mai.

L'epatite B cronicizza nel 5-10 per cento dei casi. L'epatite C cronicizza molto frequentemente: fino all’85% dei casi. Se cronicizza, l'epatite D ha in genere un decorso più severo rispetto a quella da HBV.

Le cure

Nelle epatiti tossiche la lavanda gastrica può rimuovere parte della sostanza ancora nello stomaco. Successivamente si somministrano eventuali antidoti. Nell'intossicazione da paracetamolo si utilizza N-acetilcisteina.

Nelle epatiti autoimmuni la terapia si fonda su farmaci immunosopressori.

Nelle forme lievi delle epatiti virali acute, non serve alcun trattamento specifico e si consiglia riposo, precauzioni dietetiche, astensione dall'alcol.

Nelle forme gravi è necessario il ricovero ospedaliero, ma la terapia è comunque prevalentemente di supporto (antiemetici, nutrizione parenterale).

Nelle forme che portano al blocco delle funzioni epatiche l'unica possibile terapia è il trapianto di fegato.

Nelle forme croniche, oltre alle prescrizioni dietetiche, i farmaci più usati sono cortisone, interferone e, in alcuni casi, antivirali.

Dal punto di vista della prevenzione, sono disponibili vaccini per l'epatite A e B.

Quando consultare il medico

Quando i sintomi di malessere, nausea e dolori addominali sono accompagnati da ittero e/o febbre, ma anche quando si presentano dopo aver mangiato funghi.

In questo caso l'intervento tempestivo è essenziale dato che per le tossine di alcuni di essi non esiste un antidoto ed è necessario limitarne l'assorbimento intestinale.

Se si è assunta una dose di paracetamolo superiore a quella massima o se si manifestano i sintomi indicati quando si assume il farmaco per lunghi periodi.

Dato che molte forme di epatite virale hanno un esordio asintomatico, può essere consigliabile quando si siano avuti comportamenti pericolosi, come rapporti sessuali a rischio o l'esecuzione di piercing o tatuaggi in strutture che non offrono le massime garanzie sanitarie.

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