Tumore al polmone: le nuove terapie

I
grandi passi avanti nelle terapie iniziano a far pensare a questa forma
tumorale con maggiori speranze. Ma rimarrà sempre un grande problema
fino a quando ci sarà il fattore di rischio responsabile di circa nove
casi su dieci di malattia: il fumo di sigaretta.

Cure sempre più mirate

Intervento
chirurgico, radioterapia e chemioterapia erano fino a pochi anni fa le
uniche armi a disposizione per la terapia del tumore del polmone. Ma nel
frattempo sono cambiate molte cose: ci sono terapie innovative che
aprono alla speranza.

Ancora oggi infatti spesso la diagnosi
viene effettuata in una fase avanzata, quando il cancro non è più
operabile. In questi casi, l’unica possibilità finora era la
chemioterapia. Oggi però ci sono delle armi in più.

«Abbiamo a
disposizione una serie di principi attivi che fanno parte della famiglia
degli immunoterapici – spiega Marina Garassino, responsabile
dell’oncologia medica toraco-polmonare dell’Istituto nazionale dei
tumori. Con questi farmaci riattiviamo il sistema immunitario contro le
cellule tumorali. Tutti funzionano bene nei pazienti che risultano
positivi al Pdl-1 e benché in percentuale minore, anche nei casi
negativi».

Il Pdl-1 è un recettore, cioè una “serratura”,  che è
presente sulle cellule tumorali e che le rende invisibili al sistema di
difesa dell’organismo. Fino a quando non intervengono gli
immunoterapici.

«Anche per le forme con mutazione genetica ora ci
sono novità» aggiunge l’esperta. «Qui oggi abbiamo a disposizione
principi attivi ben tollerati, estremamente efficaci e così potenti da
agire anche nel caso ci siano già metastasi cerebrali».

Il futuro è nella diagnosi precoce

Progressi
importanti, dunque, ma che non bastano. L’obiettivo degli oncologi è un
altro: l’abbattimento del numero di casi da una parte e la diagnosi
precoce dall’altra.

«Il tumore del polmone viene definito big
killer e con ragione», sottolinea Marina Garassino. «I numeri sono
estremamente elevati. E quel che è peggio, stiamo assistendo a un
aumento del numero di donne fumatrici, mentre stanno diminuendo gli
uomini, consci dei rischi che porta con sé il fumo».

Proprio per
questo, una parte della ricerca è proiettata verso nuove strategie per
permettere una diagnosi precoce della malattia, a tutto vantaggio della
salute e della qualità di vita del paziente.

Il grande problema,
infatti, è che ad oggi non esiste uno screening rivolto alla popolazione
ad alto rischio. Ma qualcosa sta cambiando, grazie ai risultati di due
studi internazionali, uno italiano e uno olandese, che hanno dimostrato
l’efficacia della TAC spirale toracica. In particolare, lo studio
italiano ha dimostrato una riduzione della mortalità per tumore
polmonare pari al 39% nelle persone a rischio seguite nell’ambito di un
programma di screening per dieci anni. 

Cinzia Testa
Cinzia Testa
Nata e cresciuta a Milano, decide da bambina di voler fare la giornalista e caparbiamente non modifica questo suo desiderio nonostante le difficoltà iniziali.  Dopo un periodo quale collaboratrice per le pagine milanesi de L’Unità nella seconda metà degli anni ’80, viene coinvolta nel primo progetto di editoria “naturale”: comincia a scrivere di alimentazione, le viene affidata una rubrica di ricette e tiene dei corsi pratici di cucina vegetariana e teorici nell’ambito dell’alimentazione. Da lì a scrivere di salute il passo è breve e nell’arco di un paio di anni avviene il “salto” e il passaggio definitivo al lavoro come freelance e la collaborazione a diverse testate come il quotidiano La Voce, il mensile del Gruppo San Paolo Club 3, per poi approdare a Donna Moderna, testata che rimane a tutt’oggi la sua principale attività. A metà degli anni ’90 viene anche coinvolta insieme a una collega nella redazione giornalistica di Attualità in Senologia, l’unica in Italia dedicata alla senologia oncologica e scatta la passione per l’oncologia. Considera il giornalismo come un momento anche di contatto e di confronto con il pubblico e ha l’opportunità di partecipare in prima persona a campagne di prevenzione sul territorio nell’ambito dell’oftalmologia (glaucoma) e dell’oncologia (tumori femminili) e di condurre con le colleghe di Donna Moderna dirette facebook su tematiche di salute ad ampio respiro. Curiosa per natura, ama viaggiare e quando può, restaura mobili e li riporta a nuova vita. Ha una passione infinita per la cucina, inventa continuamente nuove ricette e le scrive sui fogli più disparati che immancabilmente perde. Per ovviare a questa incurabile forma di distrazione, ora posta le foto dei piatti con l’elenco degli ingredienti direttamente su Instagram. Adora la solitudine come momento di ricarica, ma non potrebbe mai vivere senza le persone che ama. 

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