Trombosi


Per trombosi si intende la formazione all’interno di un vaso sanguigno di un coagulo di sangue: il trombo. Quest’ultimo è costituito da fibrina, piastrine, globuli rossi e bianchi.
Il trombo si può formare in qualunque parte del sistema circolatorio e, quando si sviluppa, può ostruire il vaso, bloccando il normale flusso di sangue.
Esistono due tipologie principali di trombosi:
Oltre al tipo di vaso in cui si formano, è possibile classificare i trombi in base alla loro composizione e alle loro dimensioni.
Per quanto riguarda la composizione si distinguono in:
Tipo di trombo | Composizione | Localizzazione |
---|---|---|
Trombi bianchi | Formati da piastrine, fibrina, pochi globuli rossi e bianchi | Si sviluppano in genere nelle arterie, in cui la velocità di scorrimento del sangue non consente al trombo di catturare globuli rossi |
Trombi rossi | Formati da piastrine, fibrina ed elevate quantità di globuli rossi e bianchi | Si sviluppano soprattutto all’interno delle vene, a causa del flusso ematico più lento; |
Esistono inoltre i cosiddetti trombi variegati, che presentano un’alternanza di zone chiare e rosse, che rispecchia momenti di bassa velocità del flusso ematico (in cui il trombo ha inglobato globuli rossi) e momenti di alta velocità del flusso.
In base alle dimensioni si distinguono in:
A causare la formazione di un trombo è un’alterazione dell’equilibrio che regola la coagulazione del sangue.
Il processo coagulativo è regolato da una cascata di molteplici reazioni chimiche a cui partecipano diversi elementi del sangue, tra cui le piastrine e la vitamina K.
Di conseguenza, all’origine della trombosi possono esserci innumerevoli fattori scatenanti. I più frequenti sono:
In genere, nelle trombosi arteriose e cardiache prevale il danno endoteliale (causato da un fenomeno di aterosclerosi) e la turbolenza del flusso. Al contrario, nei trombi venosi gioca un ruolo fondamentale la presenza di stasi del sangue.
L’occlusione di un vaso sanguigno arterioso impedisce alle sostanze nutritive e all’ossigeno di raggiungere i tessuti irrorati da quel vaso, causando così un fenomeno chiamato necrosi (infarto) del tessuto stesso.
Può succedere che un trombo “nasca” in un certo punto del sistema circolatorio, per poi spostarsi con il sangue e andare a occludere un vaso lontano dal luogo d’origine.
Sono parecchie le cose che si possono fare per prevenire lo sviluppo di un trombo. Anzitutto migliorando le abitudini alimentari, facendo più attività fisica, smettendo di fumare.
Anche se è vero che in questa patologia c’è una componente familiare importante, e quindi una sorta di predisposizione genetica, è vero anche che gli stili di vita possono fare molto in termini di prevenzione.