Trattenere le feci a otto anni

DOMANDA

Sono la mamma di una bambina di otto anni che da un po’ di tempo trattiene la popò, non vuole farla perché dice che le fa schifo e poi le da fastidio la puzza. Io le ho detto che è una cosa naturale, che bisogna farla e non bisogna trattenerla. Lei rimane a scuola fino alle 16.00 e le ho dato anche delle salviette per la scuola, ma ogni tanto si sporca le mutandine di popò.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

Il rapporto con il proprio corpo e le sue funzioni è un aspetto complesso nell’età della crescita. A 8 anni è da valutare se si tratta solo di un periodo transitorio oppure se è successo qualcosa che può aver influito su questo comportamento di rifiuto verso un “prodotto” del suo stesso corpo. È comunque giusto accompagnare la bimba in un percorso fisiologico: rendere piacevole l’evacuare. Non di fretta, non in un momento in cui lei è a disagio per altri motivi, ad esempio a scuola, ma in momenti e luoghi più confortevoli, con il tempo necessario, magari distraendosi con una lettura o la presenza della mamma, se lei lo gradisce. Se il problema persiste, ne parli con il pediatra.

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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