Stanchezza postprandiale e farinacei

DOMANDA

Quando si mangia molta pasta o pane e non si brucia tutto il glucosio trasformato
dagli amidi, la glicogenesi successiva al "risparmio" energetico può causare stanchezza e torpore postprandiale? O, meglio: la stanchezza postprandiale dipendente solo da farinacei? Ieri mia moglie ha mangiato dei tarallini e si è sentita
subito stanca. Può delucidarmi in merito?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Patrizia Maria Gatti, Specialista in Scienza dell’Alimentazione

Per prima cosa la stanchezza postprandiale è dovuta, in generale, al fatto che la digestione per essere compiuta con successo, richiede una certa quantità di energia, e se il pasto è molto ricco di calorie e grassi, la richiesta energetica aumenta. In altri termini, la digestione è un grosso lavoro e per portarlo a termine l’organismo si affatica, concentrando gli sforzi sull’apparato digerente; ecco perché le altre funzioni vitali, dopo un pasto, sono rallentate e può comparire sonnolenza e mancanza dell’attenzione per le attività che si devono svolgere subito dopo il pasto. Dunque, quando il pasto si consuma troppo in fretta e magari in piedi, sarebbe meglio concedersi una breve pausa rilassante prima di ritornare al lavoro. Ma tutto questo comunque non c’entra coi farinacei e neppure coi “tarallini”.

Patrizia Maria Gatti
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.

Attualmente lavora come libero professionista: svolge attività privata come medico specialista e come author and medical editor multimedia communication. È autore di numerose pubblicazioni in: ricerca clinica, ricerca scientifica di base, biochimica nutrizionale e delle malattie legate alla nutrizione (diabete, obesità, dislipidemie, aterosclerosi). Ha al suo attivo numerose partecipazioni in qualità di docente e/o di relatore a convegni e corsi di educazione nutrizionale per la popolazione generale e per le scuole e a congressi nazionali e internazionali. Possiede oltre 10 anni di esperienza nella comunicazione multimediale salute, medicina e nutrizione.

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