Spermatozoi
Variazioni nel volume e nel colore dello sperma
sono un uomo di 38 anni, padre di due bellissime bambine. Ho notato che ultimamente, e già da tempo comunque, il mio sperma è sempre di meno e non ha un bel colore, nel senso non è bianco ma acquoso. mi devo preoccupare?? In più non mi alzo più la mattina con il pene eretto, come era sua buona abitudine.
La riduzione del volume dell'eiaculato e la riduzione delle erezioni spontanee al mattino possono essere, talvolta, il segno di alcune modificazioni ormonali. Non è necessario preoccuparsi per tale motivo, ma le consiglierei di effettuare una visita specialistica andrologica con dosaggi ormonali specifici in modo tale da indagare più accuratamente tale disfunzione e trattare, se fossero presenti, le alterazioni dell'assetto ormonale e metabolico che spesso sono la causa.
Sopravvivenza degli spermatozoi
Vorrei sapere per quanto tempo all'incirca sopravvivono gli spermatozoi emessi all'aperto.
Il liquido seminale non perde istantaneamente la capacità fecondante dopo esposizione all’aria, ma dopo l’emissione in ambiente inidoneo risulta soggetto a escursioni termiche e variazioni di pH che inevitabilmente conducono a disidratazione e deterioramento nel breve periodo. Anche gli spermatozoi depositati nel comune condom in lattice pur, rimanendo vitali perdono progressivamente le loro caratteristiche di motilità a causa della presenza nel condom di sostanze tossiche interferenti. Diversa è invece la condizione degli spermatozoi che per motivi clinici o di ricerca vengono mantenuti in condizioni sperimentali “controllate”. In questo caso la sopravvivenza, intesa come vitalità, motilità e potere fecondante può essere anche di alcune ore. Si tratta dunque di cellule “non programmate” per una vita all’aperto che svolgono adeguatamente la loro funzione (quella fecondante) solo se vengono a trovarsi nel loro "habitat naturale" ovvero nelle vie genitali femminili. Non dimentichiamo inoltre che gli spermatozoi, come la quasi totalità delle cellule del nostro organismo, hanno comunque un destino segnato, potendo sopravvivere nelle vie genitali femminili (dunque in ambiente idoneo) per circa 48 ore.
Liquido seminale giallo scuro
Se non eiaculo tutti i giorni, il mio liquido seminale tende ad assumere consistenza gelatinosa e colore giallo scuro dandomi un pò di dolore quando viene eiaculato in questo stato. È pericoloso?
I sintomi che lei descrive fanno pensare a un’infezione delle vie genito-urinarie. Queste sono piuttosto frequenti e non le definirei pericolose, ma piuttosto fastidiose. Generalmente vengono contratte tramite rapporti sessuali non protetti o a causa di un’igiene intima non perfetta. Per capire quale tipo di germe può avere causato l’infezione e per la scelta trattamento più corretto può rivolgersi al suo medico curante e, laddove la cosa non dovesse risolversi rapidamente, a un urologo.
Liquido seminale denso e giallo
Vorrei sapere: quando il liquido seminale dell'uomo è molto gelatinoso e con grumi giallognoli potrebbe essere sterile?
Per diagnosticare un'infertilità non è sufficiente valutare l'aspetto del liquido seminale. Consiglierei pertanto di effettuare una visita andrologica dove sarà effettuato un esame obiettivo andrologico accurato e verrà richiesto di effettuare uno spermiogramma per valutare il numero, la morfologia e la motilità degli spermatozoi. Inoltre, per escludere la presenza o meno di infezioni in atto, potrebbero venire richiesti degli esami batterioscopici sullo sperma e sulle urine. A completamento del quadro, per valutare la fertilità, sono necessari anche dosaggi ormonali.
Migliorare la qualità del liquido seminale con metodi naturali
Esistono metodi naturali per aumentare la motilità e la quantità degli spermatozoi? E qual è la cosa più importante: il numero degli spermatozoi o la loro motilità?
Esistono metodi naturali per migliorare la qualità del liquido seminale. Tra questi il miglioramento dello stile di vita, agendo in particolare sui fattori di rischio correggibili associati all’infertilità (sospensione del fumo di sigaretta nei fumatori, riduzione ponderale nei soggetti sovrappeso/obesi o con sindrome metabolica, dieta mediterranea, attività fisica, riduzione dell’esposizione a tossici: pesticidi, solventi, derivati del petrolio, alte temperature ecc.). Alcuni studi in letteratura riportano anche un moderato effetto positivo degli antiossidanti sulla qualità del liquido seminale. Dobbiamo tuttavia ricordare che spesso, nei casi di severa compromissione del liquido seminale, altre indagini o presidi terapeutici possono essere necessari. In relazione al liquido seminale, numero e motilità degli spermatozoi sono entrambi parametri importanti per la fertilità e danno informazioni diverse sul grado di salute riproduttiva del soggetto. Suggeriamo una valutazione caso per caso con un andrologo.
Mucolitico per liquido seminale viscoso
Mio marito ed io ci stiamo sottoponendo a trattamenti di procreazione assistita per un'infertilità parzialmente maschile e femminile. Durante l'ultima ICSI ci hanno fatto notare che il liquido seminale di mio marito presentava una viscosità estremamente elevata. Alla mia domanda se si trattasse di un'infezione la biologa ha precisato "infiammazione non infezione" e ha consigliato di seguire una cura a base di acetilcisteina (mucolitico) per un paio di mesi. Vorrei un suo parere in merito.
La viscosità incrementata può essere indice di infiammazione (flogosi) oppure di infezione in atto. Vi consiglio di effettuare esami batterioscopici (spermiocoltura e urinocoltura, con ricerca di germi comuni e miceti, ed urine primo mitto con ricerca di micoplasmi, ureaplasmi e Chlamydia con relativo antibiogramma) al fine di escludere una forma infettiva che, nel caso fosse presente, dovrà essere trattata con la terapia antibiotica adeguata in base all'antibiogramma. Il trattamento con acetilcisteina può essere utilizzato, nel caso in cui venga esclusa la forma infettiva, per tentare di migliorare la viscosità, con risultati tuttavia talvolta non soddisfacenti.
Riduzione della quantità di sperma
Ho 64 anni e da un po’ di tempo al momento dell'eiaculazione la quantità di sperma si è ridotta di parecchio. Alla mia età è normale o mi devo preoccupare? E se sì cosa devo fare?
La riduzione del volume dell'eiaculato può essere, talvolta, il riflesso di una riduzione dei valori di testosterone (ormone maschile) oppure di un mal funzionamento delle strutture nervose che controllano l'eiaculazione (determinato anche da malattie come per esempio il diabete mellito). Il consiglio è quello di effettuare un consulto specialistico andrologico con valutazione dei livelli ormonali e dei fattori di rischio associati.
Perdite di liquido trasparente dal pene
Sono un ragazzo di 20 anni e soffro di perdite di liquido trasparente dal pene senza una particolare eccitazione. Non credo di tratti di eiaculazione precoce perché il liquido non assume mai colorazione. Vorrei sapere se il problema è causato da infezioni/infiammazioni. Inoltre aggiungo che ho praticato per quasi 10 anni ciclismo agonistico e vorrei sapere se può essere la causa di ciò. Grazie in anticipo.
Sarebbe necessario indagare se le perdite sono presenti prima, dopo o durante un rapporto e se correlate a sintomi. Il fatto che le perdite non assumano una colorazione non è legato alla presenza o meno di eiaculazione precoce. Le consiglierei eventualmente di effettuare una visita specialistica andrologica al fine di appurare l'origine delle perdite da lei riferite e approfondire anche con un tampone uretrale l'eventuale presenza di infezioni.
Effetti della saliva sullo sperma
volevo sapere: usare la saliva come lubrificante degli organi genitali maschili e femminili prima del rapporto, in modo da aiutare la penetrazione e renderla meno dolorosa crea problemi al concepimento? In poche parole la saliva che si trova sul pene, una volta che viene a contatto con lo sperma lo rende inefficace ai fini del concepimento?
L’utilizzo della saliva come lubrificante non crea problemi sulla vitalità spermatozoaria o su altri parametri seminali che possano compromettere la possibilità di un concepimento. Al contrario, un problema di lubrificazione vaginale potrebbe essere causato da alterazioni ormonali in grado di ridurre la fertilità femminile. Se il problema è persistente e tale da non permettere la penetrazione senza l’uso di lubrificanti, potrebbe essere utile una visita endocrinologica al fine di inquadrare il problema.
Sopravvivenza degli spermatozoi e rischio di gravidanza
Cercando un po’ di informazioni sull'ormai leggendario liquido pre eiaculatorio ho letto che i contatti diretti pene-vagina (ad esempio coito interrotto o petting) e quelli sperma-vagina (ad esempio eiaculazione direttamente sulla vagina) comportano dei rischi mentre quelli indiretti (ad esempio liquido seminale o pre-seminale trasportato sulla zona vaginale tramite dito) non comportano rischi poiché il contatto con l'aria e la superficie asciutta del dito sostanzialmente "disattiverebbero" gli spermatozoi in pochi secondi. Secondo il vostro parere questa visione è coerente con la realtà?
Dopo essere stati eiaculati, gli spermatozoi sono in grado di sopravvivere diverse ore. Pertanto qualsiasi contatto dello sperma con l'apparato genitale femminile può avere un rischio, sebbene minimo nei casi descritti, di portare a una gravidanza.
Recupero chirurgico di spermatozoi per PMA
Mio marito ha da poco fatto gli esami del sangue e il suo valore FSH è di 42 mentre il testosterone è nei limiti. Purtroppo sapevamo già che ci sarebbero stati problemi vista la sua storia clinica: operato a 5 anni per testicolo ritenuto si è poi ammalato di tumore (teratocarcinoma) e ha subito un primo intervento per l'asportazione del testicolo malato e in seguito ha subito una linfoadenectomia retroperitoneale che lo ha portato alla mancanza di eiaculazione. A questo punto speravamo nelle tecniche di biopsia testicolare (tese/tesa) per vedere di trovare eventuali spermatozoi per intraprendere una PMA, ma visto l'alto valore dell'FSH e la storia clinica trascorsa non sappiamo quanto possa valere la pena, ci sono speranze o dovremmo incentrarci su un'eventuale PMA eterologa?
Nel caso da lei descritto, per stabilire se sia opportuno o meno precedere con un tentativo di recupero chirurgico di spermatozoi inizialmente attraverso biopsia (TESE) e poi eventualmente con una tecnica chirurgica più sofisticata (microTESE), è necessario approfondire alcuni punti. In particolare è necessario stabilire se 1) prima dell’asportazione del testicolo malato (orchiectomia per tumore testicolare) vi fossero spermatozoi nell’eiaculato o vi siano state precedenti gravidanze o figli; 2) se suo marito ha eseguito chemioterapia o radioterapia dopo il riscontro di tumore testicolare; 3) se prima che venisse eseguita la linfoadenectomia retroperitoneale vi fossero spermatozoi nell’eiaculato. In particolare, l’assenza di spermatozoi (azospermia) prima dell’asportazione testicolare dovrebbe essere indagata per escludere eventuali anomalie genetiche presenti sin dall’origine. La storia di criptorchidismo e l’FSH elevato sono fattori prognostici negativi per il ritrovamento di spermatozoi con tentativo di recupero chirurgico, tuttavia non tali da escludere completamente il ritrovamento in alcuni casi. L’eventuale chemio o radioterapia renderebbero le probabilità di recupero ancora più esigue. Nel caso di azospermia e presenza di alcune anomalie genetiche è controindicato procedere con biopsia testicolare. Tengo a precisare anche che le tappe relative alla procreazione medicalmente assistita (PMA) sono complesse e che il ritrovamento di spermatozoi mediante chirurgia non assicura l’ottenimento di gravidanza o bambini in braccio. Per tutti questi motivi suggerisco di eseguire visita andrologica per definire un adeguato iter diagnostico e terapeutico.
Analisi del liquido seminale e possibilità di fecondazione
Mio marito ha solo un testicolo per via di un orchiectomia sinistra effettuata nel 2006. Oggi con uno spermiogramma risulta avere 5.000.000 di spermatozoi di cui (leggo il referto) 23% normali; 77% anormali (7% movimenti progressivi rettilinei veloci;12% mov.stentati;11% mov.ondulatori e di torsione,nn progressivi; 70% assenza di movimenti) Con questa situazione anche se il medico gli ha prescritto una cura di 3 mesi con gonasi, appena conclusa, che possibilità concrete abbiamo di poter concepire un figlio in maniera naturale?
L’interpretazione dei risultati dell’analisi del liquido seminale richiede alcune precisazioni. Innanzitutto, esso deve essere eseguito ed i suoi risultati devono essere riportati in accordo a quanto raccomandato nell’ultima edizione (2010) del Manuale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’esame del liquido seminale è soggetto ad una certa variabilità in base all’operatore (biologo o tecnico di laboratorio) che lo esegue. Da qui la necessità di standardizzarne le metodiche di esecuzione e di refertazione. È inoltre necessario che il laboratorio abbia una buona esperienza e che sia sottoposto a uno specifico controllo di qualità, interno ed esterno al laboratorio stesso. Va poi precisato che i parametri spermatici sono soggetti ad un certo grado di variabilità,, anche considerando lo stesso individuo in giorni diversi. Per questi motivi è fondamentale che l’esame del liquido seminale sia ripetuto in almeno due occasioni differenti presso un laboratorio qualificato. Fatte queste premesse sull’attendibilità dei risultati, una conta spermatica pari a 5 milioni di spermatozoi (sia che si tratti di un valore di concentrazione, cioè per mL di liquido seminale, sia che si tratti di un valore totale, cioè per eiaculato) è un valore inferiore alla norma, e questo di per sé riduce le probabilità di una gravidanza spontanea, anche se non è l’unico fattore a contribuire all’infertilità di coppia. Ad esempio, il motivo per cui suo marito ha effettuato l’orchiectomia potrebbe dare delle informazioni importanti. Non ultimi, devono essere presi in considerazione l’età e lo stato di salute della donna poiché, con l’avanzare dell’età, si assiste a una riduzione della riserva ovarica e quindi a una ridotta probabilità di gravidanza, così come in presenza di patologie ginecologiche importanti. Riguardo alla terapia con Gonasi, questo farmaco è utile solo in corso di ipogonadismo ipogonadotropo, ovvero nel deficit di testosterone dovuto a un’insufficiente stimolazione del testicolo da parte degli ormoni ipofisari. Per diagnosticarlo sono necessari dei dosaggi ormonali effettuati su prelievo ematico. Siccome la spermatogenesi è un processo che richiede 3 mesi, gli effetti di qualsiasi terapia, laddove sia appropriata, si possono appena iniziare a vedere dopo tre mesi, pertanto, nella maggiorparte dei casi, si consigliano terapie di almeno 6 mesi. Concludendo, mancano alcune notizie importanti per esprimere un giudizio preciso circa la possibilità di ottenere una gravidanza spontanea, che è il risultato complessivo di numerosi fattori e processi interagenti. Basandosi esclusivamente sulla conta degli spermatozoi, nonostante non sia nota l’affidabilità dello spermiogramma, è possibile che nel vostro caso si debba procedere con la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Si consiglia comunque di rivolgersi ad uno specialista della riproduzione e seguire un corretto iter diagnostico, che consideri le numerose componenti che influenzano la salute riproduttiva di entrambi i membri della coppia e offra precise soluzioni in base al vostro quadro specifico di coppia. In particolare, è auspicabile un corretto inquadramento del partner maschile da parte di uno specialista andrologo, comprendente esami ematici adeguatamente richiesti ed almeno due spermiogrammi eseguiti in un laboratorio affidabile.