Sicurezza di creme depilatorie, cosmetici e altro in gravidanza

DOMANDA

Sono molte le donne che ci chiedono se si possono utilizzare prodotti cosmetici, fare trattamenti o assumere fitoterapici in gravidanza. Riportiamo come esempio le ultime domande arrivate, cercando poi di rispondere in modo generale. "In gravidanza è possibile depilarsi con la crema fatta per essere utilizzata sotto la doccia? La crema anti rughe può causare problemi al feto? Al quarto mese di gravidanza è possibile assumere l'aloe? Si possono fare trattamenti ad uso domiciliare con acido mandelico? Inoltre effettuare delle punture di vitamine per la pelle?"

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo

Sulla carta le creme depilatorie paiono sicure, ma siccome non si conoscono esattamente tutti i componenti (l’elenco degli ingredienti pubblicato per la crema citata è difficilmente interpretabile dai non addetti ai lavori: Aqua, Urea, Potassium Thioglycolate, Paraffinum Liquidum, Cetearyl Alcohol, Calcium Hydroxide, Talc, Ceteareth-20, Glycerin, Sorbitol, Potassium Hydroxide, Magnesium Trisilicate, Parfum, Propylene Glycol, Lithium Magnesium Sodium Silicate, Sodium Gluconate, Acrylates Copolymer, Linalool, Hydrated Silica, Propylene Glycol Dicaprylate/Dicaprate, Nelumbo Nucifera Flower Extract, Phenoxyethanol, Potassium Sorbate, Xanthan Gum, Methylchloroisothiazolinone, Methylisothiazolinone, CI 77891 , CI 45380), il rasoio o metodi simili sono preferibili, in modo da evitare ogni e qualunque contatto con sostanze chimiche di cui non conosciamo bene la capacità di penetrazione attraverso la pelle, anche se probabilmente essa è nulla.
La maggioranza delle creme antirughe può contenere vitamina A, che ad alte dosi è dannosa in gravidanza, ma è difficile che con l’uso di queste creme tale vitamina raggiunga livelli pericolosi per via transcutanea. In generale le terapie locali, con creme ed altro, sono comunque utilizzabili in gravidanza. Mentre va fatta attenzione a tutto ciò che viene introdotto per via generale (compresse, iniezioni, flebo, eccetera) la cui assunzione va sempre ponderata in un rapporto costi-benefici discutendone con il medico. Per quanto riguarda l’aloe essa può contenere sostanze contratturanti l’intestino (aloina), il che può avere riflessi anche sull’utero, per cui in generale se ne sconsiglia l’uso. Resta inteso che in gravidanza va sempre usato il “principio di precauzione” che indica in modo molto chiaro come, per quanto possibile, vada evitato tutto quanto non risulti indispensabile o sia comunque rinviabile.

Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.

Articoli correlati

Pubblicità

Gli articoli più letti

I servizi per te
Farmaci a domicilio
Prenota una visita