Se la gengiva si ritrae scoprendo il colletto

DOMANDA

Salve, ho 18 anni e su uno degli incisivi inferiori mi è "caduta" la gengiva, scoprendo il colletto del dente. Mi fa male e ho una sensibilità esagerata al caldo e al redde. Mi hanno detto che da sola non si sistema e può solo peggiorare. È vero? E che cosa si può fare per sistemarla (a parte l'intervento che mi hanno prospettato e che ho paura di fare e, quindi, al quale non vorrei sottopormi?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Maurizio Pedone, Odontoiatra

Nel suo caso c'è stata una retrazione gengivale. Questo tipo di problematica è generata da un insieme di fattori quali: la predisposizione genetica, il fenotipo gengivale, l'igene e la tecnica di spazzolamento.
Quanto al fenotipo, le gengive spesse e dall'aspetto rosato e a buccia d'arancia sono le meno predisposte al sanguinamento e alla retrazione, al contrario di quelle sottili e arrossate. Nel suo caso la giovane età gioca a suo favore e con un'accurata terapia potrà recuperare un po' di tessuto, senza però aspettarsi miracoli. La terapia che le hanno proposto, ovvero la riposizione apicale del lembo, sarebbe la soluzione migliore in questo caso anche se i risultati non sono sempre cosi prevedibili. Avanzando invece con l'età la retrazione gengivale è uno dei segni dell'invecchiamento e forse in questo senso "non può che peggiorare". Per quanto riguarda la terapia da seguire le consiglio l'utilizzo di uno spazzolino a setole morbide e artificiali da utilizzare con movimenti leggeri circolari o verticali (quindi mai orizzontali) "dal rosso al bianco" quindi dalla gengiva verso il dente per evitare il deposito di sporco nel solco gengivale. Associare allo spazzolino il filo interdentale almeno una volta al giorno. Per quanto riguarda la sensibilità al caldo e al freddo, da come la descrive sembrerebbe dovuta alla perdita di tessuto gengivale che ritraendosi ha lasciato scoperta una porzione di radice. Questa, essendo rivestita da cemento e non da smalto, è più sensibile agli agenti esterni (caldo - freddo). Pertanto le consiglio l'uso di un dentifricio specifico per denti sensibili e, in accordo con il suo specialista di riferimento, la possibilità di eseguire un'otturazione estetica al colletto del dente associata all'utilizzo di una vernice desensibilizzante; tutto questo al fine di risolvere il problema dell'ipersensibilità, preservando la vitalità dell'elemento.

Maurizio Pedone
Odontoiatra
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1985 con 110 e lode presso l’Università degli Studi di Firenze, consegue poi la specializzazione in Odontostomatologia e protesi dentale nel 1992 presso l'Università degli Studi di Roma “La Sapienza” con il massimo dei voti. Dal 1985 al 1999 è Ufficiale Medico presso l'Aeronautica Militare. Dal 1986 opera come libero professionista presso varie strutture site in Milano, Varese e provincia e dal 1988 nel suo studio che, oggi, è fornito di sei unità operative, una unità di sterilizzazione avanzata, radiologia digitale, 2 laser e tutte le attrezzature indispensabili a fornire prestazioni d'avanguardia, soprattutto nel campo dell'implantoprotesi. Lo studio si avvale della collaborazione di diversi specialisti nelle varie branche dell'odontoiatria, in modo da fornire un ventaglio completo di prestazioni: igiene orale e profilassi, conservativa ed endodonzia, protesi su denti naturali, implantoprotesi. Ha al suo attivo oltre 10.000 impianti inseriti. Dal 2007 è Amministratore unico di Amicodentista srl.

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