Scoliosi: piscina o ginnastica correttiva?

DOMANDA

Mio figlio, di 14 anni, soffre di scoliosi. Il medico che lo ha visitato dice che è una cosa lieve. Più precisamente il medico nota la spalla destra un po' più bassa e una gamba di 5 millimetri più corta, oltre alla deviazione della colonna nelle lastre, e ha consigliato di fare piscina, solo stile libero e dorso. Qualche giorno fa un
professore di ginnastica gli ha sconsigliato vivamente di fare piscina, ma di fare ginnastica riabilitativa. A chi dare retta?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Elena Boccalandro, Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia

La scoliosi di per sé se lieve rappresenta un adattamento del corpo a una funzionalità specifica. Per questo motivo, affinché non si strutturi è necessario modificare la mobilità della colonna introducendo nella quotidianità uno sport che favorisca in modo costante questa variante di movimento. Sicuramente il nuoto negli stili indicati, dorso e stile libero, rappresenta al meglio questa possibilità. Tuttavia se il paziente in generale mostrasse una rigidità importante che non gli consente di effettuare correttamente lo sport sopra indicato potrebbe essere altrettanto utile e proficuo sottoporlo prima a qualche seduta dall'osteopoata affinché l'allenamento successivo possa essere effettuato senza la presenza di compensi che potrebbero essere dannosi.

Elena Boccalandro
Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia
Diplomata in Terapia della Riabilitazione nell’anno 1993/94 e Dottore in Osteopatia dal 1999, è regolarmente iscritta al Registro Osteopati Italiani.
Dal 1994 lavora in qualità di libera professionista.
Ha prestato servizio presso il “Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi” dell’Ospedale Maggiore di Milano da luglio 1992 a luglio 1993. Dal 1994 fino a marzo 2002 è stata impegnata con incarico libero-professionale in qualità di fisioterapista, presso il Day-Hospital del Pio Albergo Trivulzio.
Si è classificata prima al concorso pubblico per fisioterapisti indetto il 10 marzo 2003 presso il Pio Albergo Trivulzio.
Ha partecipato all’evento formativo pluriennale (2006-2007, 2007- 2008) di “scuola di posturologia integrata” tenutosi a Roma.
Ha vinto il premio nella sessione Caregiver’s Education Award con il seguente progetto: “Analisi posturale e trattamento fasciale in pazienti affetti da artropatia emofilia: studio con gruppo di controllo”.
È stata relatrice in numerosi congressi scientifici e corsi di formazione
professionale.
Ha redatto il capitolo “Rieducazione neuromotoria di gruppo” all’interno del libro ”Parkinson” della dottoressa E.Hartmann.

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