Rimedi naturali per la prolattina alta

DOMANDA

Ho 31 anni e ho sofferto già 2 anni fa di iperprolattinemia che si è sistemata con cabergolina. Successivamente ho avuto una gravidanza e a marzo 2012 ho sospeso l'allattamento, ho fatto un controllo della prolattina a dicembre 2012 che è risulta essere molto alta. Dato che con la cabergolina stavo molto male, volevo sapere se c'era la possibilità di curarmi con rimedi naturali. Si potrebbe provare con perle di enotera e l'agnocasto? Per quest'ultimo ho sentito che non si può usare con la pillola anticoncezionale è vero?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

Sia l'agnocasto sia l'enotera riducono la prolattina. Per l'iperprolattinemia coe la sua si consiglia Agnocasto estratto secco titolato in agnuside min. 2% alla dose di 1 mg di estratto per kg di peso corporeo al giorno, da suddividere in mezza dose al mattino al risveglio e mezza dose nel tardo pomeriggio a stomaco vuoto ed Enotera olio in perle da 500 mg ciascuna titolato in acido gammalinolenico minimo 8%, alla dose di 1 perla subito dopo i 3 pasti principali potrebbe essere una cira da continuare per 3 mesi, al termine dei quali si dovrà ripetere il dosaggio della prolattina. Non è vero, almeno sulla base degli studi scientifici pubblicati finora sulla letteratura medica internazionale, che l'agnocasto riduca l'efficacia della pillola anticoncezionale.

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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