Rimedi contro la tosse per chi allatta

DOMANDA

Mia figlia, che sta allattando al seno il suo bambino, da più di un mese ha una laringite con tosse stizzosa, cosa può prendere? Esiste un rimedio che non faccia male al suo bimbo, che si nutre soltanto al seno e ha sempre rifiutato il biberon anche con sostanze dolci?
La ringrazio. Una madre e nonna preoccupata.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

Su farmaci e allattamento va sfatato un mito: la donna che allatta può prendere farmaci! Ovvio, non tutti, ma sono veramente poche le categorie di farmaci controindicati in allattamento. Si stima che circa il 66% delle donne in allattamento abbia bisogno di assumere farmaci, mentre nei foglietti illustrativi dei medicinali solo il 2% viene espressamente indicato come “sicuro”. È un controsenso dettato più da ragioni medico-legali e di eccesso di prudenza che da una reale controindicazione. Gli studi su farmaci e allattamento non sono molti e sono resi difficili proprio da una cultura che tende a escludere la possibilità di somministrare medicinali alla madre che allatta. La scelta deve essere oculata, cioè il medico deve essere messo a conoscenza del fatto che una donna sta allattando, ma la maggior parte dei farmaci non ha alcuna controindicazione reale, specie quelli di uso comune per le malattie da raffreddamento. Anche la maggior parte degli antibiotici può essere usata, se occorre, come molti antinfiammatori e antidolorifici o calmanti della tosse. Nel bilancio di salute dell’allattamento, va inclusa anche la salute della madre! Una buona regola è sempre quella di assumere il farmaco subito dopo aver allattato, in modo che il maggior picco di concentrazione nel sangue materno sia nell’intervallo tra le poppate. Solo una minima parte del farmaco assunto dalla madre passa nel latte, di questa una parte altrettanto piccola viene assorbita dall’intestino del neonato e, infine, non è affatto detto che il farmaco assorbito dal piccolo sia per lui nocivo. Si stima che per la maggior parte dei farmaci la dose relativa assorbita dal bambino sia meno dell’1% di quella somministrata alla madre. La decisione su che farmaco dare va sicuramente presa con buon senso e conoscenza scientifica, ma non c’è ragione di escludere a priori che una donna che allatta abbia diritto di essere curata come si deve, con i farmaci che abbiamo a disposizione. La scelta deve essere fatta in primo luogo su “cosa serve alla madre per guarire”, poi si cerca, tra la gamma di farmaci efficaci, i meno nocivi per il bambino. Esattamente l’opposto di ciò che si è spesso fatto! Occorre parlare con il proprio medico, scegliere il farmaco che più si addice alla madre e, in caso di dubbio, consultare la letteratura più recente sul quel principio attivo.

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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